Negli ultimi quindici anni, nove scienziati iraniani sono caduti vittime di attentati silenziosi, ciascuno ucciso con meticolosa precisione:
- Ardeshir Hosseinpour trovato privo di vita nel suo laboratorio, vittima di un misterioso avvelenamento dell’aria;
- Masoud Ali Mohammadi dilaniato da una bomba magnetica attaccata alla sua berlina;
- Majid Shahriari spazzato via dall’esplosione di un ordigno nascosto sotto il sedile dell’auto;
- Darioush Rezaeinejad raggiunto da proiettili di un cecchino davanti a casa;
- Mostafa Ahmadi Roshan travolto da un motorino-bomba parcheggiato sotto il suo veicolo;
- Mohsen Fakhrizadeh centrato in pieno da un tiratore nascosto tra la folla;
- Reza Mahmoudi freddato dentro un sottopassaggio con colpi a distanza ravvicinata;
- Farzad Esmaili vittima di un ordigno esplosivo lasciato nella sua auto blu;
- Ali Karimi ghermito da una bomba a tempo collocata nella cassetta degli attrezzi del suo garage.