Difficile quantificare con esattezza le probabilità che Lega dei Ticinesi e UDC corrano con una lista unica per le elezioni al Consiglio di Stato del 2027, ma diversi elementi e precedenti suggeriscono alcune tendenze:


Cosa dice la cronaca recente

  • Pierre Rusconi, ex presidente dell’UDC Ticino, ha espresso contrarietà verso un’alleanza con la Lega per il 2027, definendola «inopportuna, inutile e dannosa». Questa posizione è legata al recente confronto sullo scambio di dipartimenti, giudicato deleterio per i rapporti tra i due partiti Ticinonews.
  • Nelle comunali del nuovo Comune di Lema (elezioni 6 aprile 2025), UDC e Lega hanno formalmente presentato una lista congiunta laRegioneTicinonline. Questo indica che, se per questioni locali trovano accordi, non significa automaticamente che ciò si ripeterà su scala cantonale.
  • Il patto di legislatura 2019–2023 tra Lega e UDC ha previsto una lista unica per il Consiglio di Stato nel 2019 ticinolive.ch. Tuttavia, questa è una situazione passata e il contesto politico può evolvere nel tempo.

Analisi e valutazione

ElementoImplicazioni
Precedenti storiciCollaborazioni esistono (2019, Lema 2025), ma hanno carattere strategico e contingentale.
Dichiarazioni attualiSegnali di distanza, soprattutto dall’UDC dopo tensioni interne tra i due partiti.
Contesto politicoLe elezioni al Consiglio di Stato 2027 sono ancora distanti: tutto può cambiare, ma al momento non emergono segnali forti di alleanza.

In sintesi: pur non essendo impossibile, l’ipotesi di una lista unica Lega–UDC per il 2027 appare al momento poco probabile, data l’attuale freddezza tra i due schieramenti e l’assenza di dichiarazioni favorable in senso esplicito.


Scenario realistico

In assenza di nuovi accordi nella prossima legislatura o di evoluzioni politiche positive, una coalizione simile a quella del 2019 sembra al momento poco probabile. Tuttavia:

  • Elezioni federali (nel 2027, ma DOPO) o eventi imprevisti potrebbero riaprire spazi di dialogo.
  • In politica ticinese, le alleanze possono riprendere vigore se i vantaggi diventano strategici.

Quindi, al momento, direi che c’è una probabilità bassa, ma con margini che potrebbero cambiare se le condizioni politiche evolveranno.