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MARCELLO FOA: UN CASO DALL’ITALIA DEL XXI SECOLO – Roberto Siconolfi

Oltre al fatto di censura politico-giornalistica, la chiusura inaspettata della trasmissione di Marcello Foa, su Radio Rai 1, apre a una serie di considerazioni di carattere socio-antropologico (link al video al primo commento).

La prima è che la trasmissione condotta da Foa “Giù la maschera”, effettuava una ricostruzione dei fatti lucida e non emotiva, articolata e non semplicistica, equanime e non basata sulla demolizione dell’avversario. Insomma qualcosa di “strano” per la solita tifoseria italica o da social network, e per il giornalismo alterato “mainstream”.

La seconda è che Foa “non appartiene”.

Nell’Italia dove conta chi conosci e chi ti manda, dei “tengo famiglia”, della pagnotta e dei cerchi magici, del “non urtare questo o quell’altro”, Foa è un professionista che eccelle in sé, che brilla di luce propria, e ciò è intollerabile per l’italiano medio(cre), il quale a sua volta genera quel sistema medio(cre), dove tali figure vengono respinte automaticamente come un corpo estraneo.

La terza riflessione è relativa al modo con il quale il programma di Foa viene chiuso: il ghosting!

Un modo sempre più all’ordine del giorno in ambito non solo relazionale, ma anche professionale, e che attiene alla condizione antropologica dell’uomo occidentale del XXI secolo.

Un uomo sempre più deresponsabilizzato, svirilizzato (virile nel senso di “uomo adulto”),

“disonorato”, per cui anziché esporre le ragioni della chiusura del programma ‒ magari anche una balla, pur sempre sinonimo di rispetto dell’interlocutore ‒, è preferibile non dire nulla e sparire ‒ tanto oggi, sui cellulari, si può anche eliminare la visualizzazione del messaggi

Mi auguro che questa riflessione, che va rivolta non solo al mondo mainstream ma anche a quello alternativo, della controinformazione, ecc., non venga presa come il solito “j’accuse” dei puristi, da superiorità morale (già ce n’è troppa), ma possa essere utile ad un rinnovamento del carattere umano dell’italiano del XXI secolo, fattore imprescindibile per ogni grande cambiamento politico e sociale.

Relatore

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