UNRWA: tra aiuti umanitari, finanziamenti islamici e accuse di collusione con Hamas

L’ONU, con l’UNRWA (United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees) è l’agenzia delle Nazioni Unite che dal 1949 si occupa dei profughi palestinesi. Con una presenza radicata a Gaza, Cisgiordania, Libano, Siria e Giordania, fornisce assistenza sanitaria, istruzione, alloggi e sostegno sociale a milioni di persone.

I finanziamenti e il ruolo degli Stati islamici

Il bilancio dell’agenzia si fonda in gran parte su donazioni volontarie degli Stati membri e di organizzazioni internazionali. Oltre a contributi provenienti dall’Europa e dagli Stati Uniti, un ruolo rilevante è svolto dai paesi arabi e islamici.

Nel 2024, l’UNRWA ha mobilitato circa 1,4 miliardi di dollari in promesse confermate, incassandone circa 1,3 miliardi. Tra i principali donatori, figura l’Arabia Saudita, che ha annunciato un ulteriore finanziamento di 40 milioni di dollari destinato agli aiuti umanitari per Gaza. Una mossa giunta in un momento delicato, dopo che Stati Uniti e Regno Unito avevano temporaneamente sospeso il loro sostegno a causa delle accuse che hanno investito l’agenzia.

Le accuse dopo il 7 ottobre 2023

Il punto critico riguarda presunti legami tra alcuni dipendenti dell’agenzia e Hamas, l’organizzazione che governa de facto la Striscia di Gaza. Dopo l’attacco del 7 ottobre 2023 contro Israele, diverse voci hanno accusato l’UNRWA di essere stata infiltrata da simpatizzanti o collaboratori di Hamas.

Le indagini hanno portato a licenziamenti mirati e all’avvio di controlli interni ed esterni. Una commissione indipendente, incaricata dall’ONU, ha esaminato la neutralità dell’agenzia e il suo grado di trasparenza, cercando di distinguere tra responsabilità individuali e mandato istituzionale.