Una giornata storica
Oggi Lugano ha salutato uno dei luoghi più iconici della sua storia culturale: la sede della Radiotelevisione della Svizzera italiana a Besso, progettata da Rino Tami con Augusto Jäggli e Alberto Camenzind e inaugurata nel 1962. Una festa di addio e di porte aperte (l’evento, impreziosito da conferenze, show e concerti era nominato On Air) della sede storica della radio che ha avuto il sapore della memoria e del passaggio di testimone: dopo oltre sessant’anni, gli studi radiofonici chiudono i battenti per trasferirsi a Comano, dove la RSI ha creato un nuovo campus tecnologicamente avanzato che riunisce radio, televisione e web.
Con questa scelta, si chiude un’epoca. L’edificio di Besso non sarà però abbandonato, ma diventerà il cuore pulsante di un progetto culturale e formativo di respiro internazionale: la Città della Musica.

Dal 2029 un polo mondiale della musica
A partire dal 2029, Lugano darà vita a un centro unico nel suo genere in Svizzera: un polo di eccellenza che ospiterà il Conservatorio della Svizzera italiana, la Fonoteca nazionale svizzera, l’Orchestra della Svizzera italiana, I Barocchisti, il Coro RSI e molte altre realtà musicali. Un ecosistema completo che integrerà formazione, ricerca, produzione, conservazione del patrimonio sonoro e diffusione al pubblico.
Il progetto prevede un investimento complessivo di oltre 70 milioni di franchi, con un modello di collaborazione virtuoso tra enti pubblici e privati. La Città ha acquisito lo stabile per 21,25 milioni, mentre Conservatorio e Fonoteca si faranno carico dei costi di trasformazione e ampliamento, stimati in circa 55 milioni.
Lugano, che già con il LAC si è affermata come capitale culturale, compie così un passo ulteriore: dalla diffusione alla formazione, creando un continuum che tocca tutta la filiera musicale, dal bambino che inizia a studiare uno strumento fino alla produzione orchestrale di livello mondiale.
al link sottostante il sito del progetto
Città della Musica | La Città della Musica nel cuore di Lugano
Architettura e memoria: il valore dell’opera di Rino Tami
Il progetto di riqualificazione della sede RSI a Besso non dimentica la sua storia. L’edificio, uno dei più importanti esempi dell’architettura moderna in Ticino, sarà restaurato e valorizzato nel rispetto del disegno originale. L’auditorio e gli studi radiofonici continueranno a vivere come spazi dedicati a concerti, registrazioni e produzioni di altissima qualità.
Particolare attenzione sarà riservata anche ai giardini Tami, che circondano lo stabile e che rappresentano un patrimonio paesaggistico e culturale unico. Essi diventeranno parte integrante della nuova Città della Musica, aperti alla cittadinanza e pensati come luogo di incontro, studio e contemplazione.

Immagine degli studi radio a Lugano Besso, opera degli architetti Alberto Camenzind, Rino Tami e Augusto Jaeggli. «Questo edificio è sicuramente il più importante edificio di architettura organica nel cantone Ticino ed è sicuramente uno tra i più importanti dell’architettura organica in Svizzera» (Tita Carloni).
Gli studi radio a Lugano Besso – lanostraStoria.ch
Una visione che unisce passato e futuro
Con la Città della Musica, Lugano custodisce la memoria della Radio che ha segnato generazioni di ascoltatori, trasformando quello stesso spazio in un laboratorio creativo per le generazioni future. È il simbolo di una città che sa guardare avanti senza rinnegare le proprie radici, che valorizza i suoi grandi architetti e si apre al mondo come capitale della musica.
Un passaggio di consegne, dunque, che non è un addio ma una rinascita: dal microfono della radio agli strumenti dell’orchestra, dalle onde sonore alla nuova vita culturale, Besso si prepara a diventare il cuore musicale del Ticino e un punto di riferimento internazionale.
Liliane Tami
