L’artista Neve firma il nuovo murale sul liceo “Virgilio”: un’allegoria potente che interroga la città
EMPOLI — Venerdì 3 ottobre 2025 è stato completato “Eirene”, il grande murale di Neve (Danilo Pistone) sulla parete del liceo “Virgilio”, affacciata su piazza XIV Luglio. In una sola settimana di lavoro, l’artista piemontese ha consegnato alla città una figura monumentale della dea greca della Pace, trasformando la facciata in un’icona contemporanea capace di parlare all’oggi.
Un segno civile, un’immagine che chiede risposte
Finanziata interamente dal Comune di Empoli e realizzata con il supporto di Paolo Grasso e del Piccolo Museo del Giocattolo di Cerreto Guidi, l’opera mette in scena una Pace fragile: la clessidra è incrinata, l’immagine di Eirene appare scheggiata come un vetro frantumato. Lo sguardo della dea, diretto verso chi attraversa la piazza, sembra porre una domanda semplice e scomoda: “Tu, cosa stai facendo per la pace?”
Il messaggio è chiaro: la pace non è uno stato garantito, ma un equilibrio delicato che richiede responsabilità individuale e coraggio collettivo.
Tradizione e innovazione sulla pelle della città
“Eirene” dialoga con la storia classica (Eirene, figlia di Zeus e Temi, tra le Ore, custodi di ordine e armonia) e con la cronaca di un tempo “drammaticamente difficile”. La combinazione di fondi scuri e luce radente, cifra stilistica di Neve, proietta la figura in una sospensione teatrale, dove simbolo e coscienza civica coincidono.
Per Empoli è il secondo intervento di Neve, dopo “Mercurio” in via della Repubblica, parte del progetto MiC–E-Distribuzione “Le cabine del Paradiso”: un percorso che sta ridisegnando alcuni punti-cardine dell’immaginario urbano.
Partecipazione e divulgazione
In serata, l’artista incontra il pubblico al Piccolo Museo del Giocattolo per raccontare tecniche e visione della street art come strumento di rigenerazione culturale. L’amministrazione comunale ha salutato l’opera come un inno alla pace e un segnale rivolto alle nuove generazioni: il futuro a cui tendere, dicono, sarà “al femminile e di pace”.
Neve, tra luce e ombra
Torinese, classe 1986, Neve è tra le voci più riconoscibili del neomuralismo internazionale: fondi caravaggeschi, figure sospese tra mito, esoterico e psicologia, progetti pubblici dalla forte impronta sociale (da Lampedusa a Tunisi, da Mumbai alla Mongolia), mostre e collaborazioni con gallerie e brand. Il suo linguaggio, che unisce pittura a mano libera e cultura visiva contemporanea, cerca nel volto umano il luogo di una domanda etica.

