In un lunedì segnato dall’attesa, la Striscia di Gaza ha assistito a un momento storico: Hamas ha consegnato i 20 ostaggi israeliani ancora in vita, secondo i termini dell’accordo di pace mediato internazionalmente.
📌 Il rilascio in due fasi
Il rilascio è avvenuto in due tranche: prima sette ostaggi sono stati affidati alla Croce Rossa e consegnati all’IDF nelle prime ore del mattino.
Nel corso della mattina, gli altri tredici sono stati trasferiti da Hamas a punti di raccolta gestiti dalla Croce Rossa, principalmente nell’area di Khan Younis, nel sud di Gaza. Le autorità israeliane hanno subito preso in carico i liberati, ordinando controlli medici e predisponendo corsie protette per il loro rientro nelle famiglie. l
A Tel Aviv, nel corso della mattina, migliaia di persone si sono radunate in quella che è ormai nota come “Piazza degli Ostaggi”, seguite da immagini trasmesse in diretta, per assistere al ritorno di chi era stato tenuto prigioniero per mesi.

📦 I corpi dei deceduti: un capitolo doloroso ancora da chiudere
Parallelamente, l’accordo prevedeva anche la restituzione dei corpi dei 28 ostaggi deceduti. Le fonti israeliane e i media locali precisano che la consegna delle salme dovrebbe iniziare nel pomeriggio.
Questo passaggio è delicato sotto il profilo della dignità, dell’identificazione forense e del rispetto religioso — ogni salma dovrà essere esaminata, identificata e restituita alle famiglie nel rispetto dei protocolli nazionali.
🤝 Lo scambio e l’accordo più ampio
Il rilascio degli ostaggi si inserisce in un accordo di cessate il fuoco e scambio di prigionieri tra Israele e Hamas: in cambio della liberazione degli israeliani, Israele ha autorizzato il rilascio di 1.966 prigionieri palestinesi, inclusi molti arrestati durante il conflitto in corso. theguardian.com+4euronews+4la Repubblica+4
Il piano è sostenuto da mediazione internazionale, in particolare dagli Stati Uniti, e fa parte di una roadmap di pace che prevede anche il disarmo di Hamas, la ricostruzione di Gaza e una governanza transitiva per la Striscia. euronews+4AP News+4Axios+4
🔍 Sfide e interrogativi
- Anche se gli ostaggi vivi sono stati liberati, la piena pace è ancora distante: resta da completare lo scambio, affrontare il tema del disarmo e definire un assetto stabile per la governance a Gaza.
- La consegna delle salme morti è una fase altrettanto sensibile: ogni corpo dovrà passare da processi forensi, identificazione e rilascio alle famiglie — un atto carico di dolore ma importante per la memoria.
- I prigionieri palestinesi rilasciati, molti dei quali sono persone incluse nelle carceri israeliane da anni, rappresentano un elemento chiave della riconciliazione nazionale e un gesto richiesto da molte istanze umanitarie.
- La reazione degli attori regionali e internazionali sarà decisiva: solo con una sorveglianza attenta e l’impegno diplomatico può essere mantenuto il cessate il fuoco e avviato un percorso verso pace duratura.