Giovedì 16 ottobre 2025 sarà una giornata memorabile per l’Orchestra della Svizzera italiana (OSI), che celebra i suoi 90 anni di storia con una serie di eventi pensati per raccontare, attraverso la musica e le parole, l’anima di un’istituzione che ha saputo crescere insieme al Paese e alla Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (RSI).
Il cuore delle celebrazioni sarà l’Auditorio Stelio Molo RSI di Lugano-Besso, la “culla” dell’Orchestra, che ospiterà nel corso della giornata tre momenti distinti ma profondamente connessi: un incontro con le scuole, la presentazione di un libro dedicato all’OSI e un grande concerto serale diretto dal Maestro Enrico Onofri.

Un’orchestra che si racconta
Alle ore 17.30 verrà presentato il volume Il respiro dell’orchestra di Lorenzo Sganzini (Edizioni Casagrande), con la partecipazione della direttrice artistica Barbara Widmer e la moderazione di Christian Gilardi, responsabile produzioni musicali d’arte RSI.
Il libro, rivolto a un pubblico ampio, accompagna il lettore dietro le quinte della vita orchestrale, raccontando le sfide, le emozioni e il lavoro quotidiano che si celano dietro ogni esecuzione. Un modo per scoprire, con tono divulgativo e profondo insieme, cosa significhi oggi “respirare con l’orchestra”.
L’incontro, aperto a tutti, sarà anche un’occasione per riflettere sul valore culturale e sociale della musica sinfonica nella Svizzera italiana.

Il grande concerto dei 90 anni
La serata, alle ore 20.00, sarà dedicata a I primi 90 anni dell’OSI.
Sul podio, Enrico Onofri, tra i più apprezzati direttori italiani, guiderà l’orchestra in un programma che intreccia memoria storica e sguardo verso il futuro.
Si comincerà con l’ouverture Campo Marzio di Ernst Krenek, commissionata nel 1938 dalla neonata RSI per l’inaugurazione degli studi radiofonici alla Foce del Cassarate. Seguirà un Divertimento per orchestra da camera di Otmar Nussio, primo grande direttore della giovane Radiorchestra.
Il momento culminante sarà la celebre Sinfonia n. 5 in do minore op. 67 di Ludwig van Beethoven, un simbolo di energia e rinascita che appartiene alla stessa storia dell’OSI: fu infatti eseguita proprio nel concerto inaugurale del 5 novembre 1938 sotto la direzione del maestro grigionese Nussio.
Accanto ai capolavori del passato, il programma include anche una prima esecuzione assoluta: Divertissement Mélancomique di Duilio Galfetti, violinista dell’orchestra, un omaggio al neoclassicismo francese dei primi del ’900, ricco di ironia e nostalgia.
Il concerto, realizzato in collaborazione con il main partner RSI, sarà trasmesso in diretta radiofonica su RSI Rete Due e in videostreaming su rsi.ch/livestreaming.
I biglietti sono disponibili su www.osi.swiss.
Musica e giovani: il futuro dell’OSI
La giornata si aprirà al mattino con l’iniziativa Back to School, giunta alla quarta edizione, riservata alle scuole medie e medie superiori.
Gli studenti potranno assistere alla prova generale del concerto, in un’esperienza immersiva e formativa pensata per avvicinare i giovani alla musica sinfonica.
L’appuntamento fa parte del progetto be connected, ideato dall’OSI per creare un dialogo diretto con le nuove generazioni e abbattere le barriere che ancora separano molti ragazzi dalla musica classica.
Novant’anni di musica e di passione
Fondata nel 1935, l’Orchestra della Svizzera italiana è oggi una delle più importanti realtà sinfoniche elvetiche, con una lunga tradizione di collaborazioni artistiche, tournée internazionali e produzioni radiotelevisive di altissimo livello.
La giornata del 16 ottobre non sarà solo una celebrazione, ma anche un momento di gratitudine e di sguardo in avanti: un modo per rinnovare il patto tra l’orchestra, la RSI e il suo pubblico — nel segno di quella musica che, da novant’anni, accompagna la vita culturale della Svizzera italiana e continua a ispirare le generazioni future.