Il sindaco di Lugano Giorgio Giudici – scrive oggi La Regione Ticino – è andato su tutte le furie per una fuga di notizie relativa alla gestione del progetto Lugano Arte Contemporanea (Lac). Per questo ha deciso di chiedere al servizio del personale l’apertura di un’inchiesta amministrativa finalizzata a individuare le responsabilità per quanto accaduto . Va da sé – continua Giudici nella missiva firmata di suo pugno – che un fatto simile non dovrà assolutamente ripetersi.
Secondo il quotidiano bellinzonese le fuoriuscite di notizie riguardano “il patto siglato a fine ottobre fra il sindaco e la municipale Giovanna Masoni Brenni sulla gestione del Lac. Accordo con il quale di fatto si scorpora il progetto, affidando la scelta e l’organizzazione dei contenuti al Dicastero attività culturali, mentre la macchina amministrativa e il lancio delle attività imprenditoriali (come il ristorante che si vuole creare all’interno della struttura) saranno affidate a Lidia Schiappacassi Carrion, general manager Lac”
Informazioni che dovevano restare riservate e interne al Municipio e al Dicastero attività culturali. Così non è stato. E adesso Giorgio Giudici minaccia pesanti ritorsioni per la “talpa”. “Nella mia funzione di sindaco, cui compete il dirigere l’amministrazione e la vigilanza sull’attività dei dipendenti, voglio espressamente condannare un simile modo di agire. Lo stesso – scrive ancora il foglio bellinzonese – configura una chiara violazione dei doveri di servizio e, qualora fosse possibile individuare il responsabile, quest’ultimo sarebbe soggetto a pesante sanzione disciplinare”
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