In corso in questo momento il voto nominale alla camera dopo scontri verbali molto accesi.
Il governo Barlusconi ha ottenuto la fiducia al Senato con 162 voti a favore. Tutti assenti i sei senatori a vita, Andreotti, Ciampi, Colombo, Levi Montalcini, Pininfarina e Scalfaro.
Al senato oltre a Pdl e Lega, hanno votato la mozione di fiducia i senatori Fosson (Union Valdotaine), Burgaretta (Mpa), Villari (Misto) e Cuffaro (ex Udc). Nelle fila della maggioranza era assente il senatore siciliano Galioto (Pdl). Il FLI di Gianfranco Fini si é astenuto.
Molto più incerto il voto alla camera, giocato sul filo del rasoio dopo che i vari parlamentari che hanno preso la parola non hanno certamente trascurato pesanti attacchi ai fronti contrapposti, come Fabrizio Cicchitto capogruppo alla Camera del Pdl che ha definito Di Pietro l’esempio vivente di come non funzionava l’istituzione scolastica italiana, definendolo il laureato più ignorante in circolazione. Cicchitto non ha risparmiato le critiche a Fini denunciando “l’anomalia di un presidente della Camera che utilizza il suo ruolo di terzieta’ per modificare il quadro politico: cio’ crea uno squilibrio molto forte nel cuore sistema istituzionale e un precedente molto pericoloso”
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