Di Stefan Krebser e Elena Bacchetta I Verdi del Ticino.
In seguito alla notizia della chiusura del tunnel del San Gottardo è ben comprensibile la preoccupazione della popolazione ticinese e del mondo dell’economia. La proposta transitoria del Consiglio Federale è l’utilizzo di una navetta provvisoria per i TIR tra Biasca ed Erstfeld, una soluzione che i Verdi non reputano realistica per gli elevati costi e che va contro i principi dell’Iniziativa della Alpi, dato che una volta riaperto il tunnel, il traffico pesante ritornerà sulla strada.
Un’occasione d’oro per l’economia
La proposta di una navetta è una soluzione tappabuchi che pecca in progettualità e lungimiranza. I Verdi del Ticino ritengono che si debba affrontare quella che sembra una crisi annunciata con un progetto tecnologicamente moderno e che abbia ricadute positive per il cantone. Il progetto ideato da RailValley e già presentato al pubblico in occasione dell’evento Cargo 2050 si prefigge di trasferire il traffico merci interno e internazionale su rotaia grazie all’applicazione di concetti innovativi, che renderebbero più attrattivo il traffico merci.
Questo garantirebbe la creazione di centinaia di posti di lavoro in Ticino, anche qualificati, e la nascita di un polo tecnologico per la costruzione dei convogli di nuova generazione . Oltre a godere dell’evidente cifra d’affari dell’ordine di milioni di franchi, il Ticino diventerebbe leader di nuove tecnologie ferroviarie.
Il futuro è già realtà
La tecnologia di RailValley è già in funzione. Dal luglio 2009 un convoglio pendolare cargo percorre giornalmente la tratta Coira-Daillens servendo la centrale di Postlogistics di Frauenfeld. Vedi http://videoportal.sf.tv/video?id=cb7104a4-9004-41d2-a4f8-18dc8076d984.
I suoi aspetti innovativi sono l’utilizzo di treni compatti (come i modelli flirt e ICN del traffico passeggeri) che non devono essere assemblati perché già forniti di una locomotiva incorporata in testa e in coda al treno. Il trasbordo delle merci viene fatto direttamente dal treno, senza dover fare grandi manovre, spostando per mezzo di una gru il contenitore carico verso il camion posteggiato a fianco del treno, con grande risparmio di tempo ed energia.
Investire nella modernità
Il raddoppio della galleria, che per taluni sembra possa essere la soluzione a tutti i mali, non è ancora sicuro e se mai verrà realizzato servirà unicamente ad acutizzare i problemi già esistenti in Ticino, in termine di inquinamento dell’aria e di traffico, oltre ad essere in palese contrasto con le ultime votazioni tutte a favore della rotaia.
La chiusura forzata del tunnel è un’opportunità per fare un passo verso la nascita di un settore tecnologico tutto made in Ticino con una serie di ricadute positive su tutto il cantone: nuovi posti di lavoro, decongestionamento dell’autostrada e darà un impulso positivo per rendere nuovamente accattivante il nostro cantone dal punto di vista turistico.
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ma con Alptransit non sarà già così?
Il problema è che il decongestionamento dell'autostrada vedrà il congestionamento della A13 sul San Bernardino perchè il tunnel rimarrà chiuso (salvo forse il passo). Direi che la chiusura del Gottardo è una gran vaccata altro che opportunità per i ticinesi e il turismo. Chi viene in Ticino vi resta per il week-end e chi frequenta i campeggi sono stufi di fare le code e con la galleria chiusa metteranno i camper sui vagoni?
por favor