Simona Senoner, la giovane deceduta a 17 anni per infezione fulminante.

Era in ritiro con la Nazionale a Schonach in Germania, la giovane campionessa italiana di salto con gli sci deceduta a soli 17 anni. La sua compagna di camera, non vedendola uscire dal bagno aveva avvertito i dirigenti, prontamente intervenuti con il medico della squadra che ha cercato di rianimarla, purtroppo invano. La ragazza è entrata in coma all’arrivo all’ospedale di Friburgo ed è spirata nel tardo pomeriggio di venerdì.

Oggi i risultati dell’autopsia parlano una “grave infezione virale”. L’annuncio giunge dalla procura di Costanza dopo gli esami effettuati questa mattina alla clinica universitaria di Friburgo sulla salma della giovane atleta.
L’esame autoptico sembra confermare l’ipotesi avanzata ieri dai medici tedeschi di una morte per meningite fulminante. Come è prassi in Germania, per motivi di privacy non è stato comunicato l’esatto tipo di infezione che ha causato il decesso della giovane atleta altoatesina. Nel frattempo sono stati fissati i funerali, che si svolgeranno mercoledì pomeriggio a Santa Cristina, in Val Gardena.

Redazione-cro

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  • che tristezza queste notizie ...giovane, sportiva d'elitè ...eppure ...

  • Spero sia sfuggito a molti il commento infelice, molto infelice, della giornalista RSI (Ellade Ossola?) con Piero Gros (?) in occasione della discesa femminile di sabato. Parte la prima concorrente, italiana, e la giornalista comunica candidamente della presenza del lutto da parte della nazionale italiana anche grazie ad una "doverosa" inquadratura della regia. Malgrado ciò la "nostra" non conosce il perchè (ore 11.45). Dopo alcune discese rieccola, sempre candidamente "grazie agli SMS, sono in grado di comunicarvi la motivazione del lutto ecc ecc) suppergiù è andata così.

    1. La notizia era nota già da ore (TGCom.it)
    2. Se sei sul posto, informati presso i giornalisti italiani
    3. Se non sei sul posto, informati
    4. Se non sei informata stai almeno zitta
    5. Hai fatto una figura barbina, almeno scusati per il tatto elefantesco e per la mancata voglia di approfondire un'informazione che andava data con rispetto e puntualità

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