Da ieri è crisi politica in Libano, per le divergenze tra la maggioranza parlamentare e i partiti dell’opposizione – guidati dal partito islamico Hezbollah – sulla legittimità del Tribunale speciale per il Libano. 11 ministri del governo del premier Saad Hariri hanno dato le dimissioni. E’ dal 2008 che il paese medio orientale non si trovava in una tale crisi.
Dalla sua creazione, questo speciale tribunale crea attriti fra i due principali blocchi della politica libanese, il blocco dell’8 marzo da un lato e quello del 14 marzo dall’altro, quest’ultimo composto da diversi partiti cristiani e dai musulmani sunniti guidati da Saad Hariri, figlio di Rafik e giovane primo ministro del Libano.
Nei giorni scorsa si era tenuta una mediazione da parte di Siria e Arabia Saudita, che non ha però portato ad alcun risultato. Ieri la crisi di governo, che creerà ulteriori tensioni in una situazione in cui appare evidente che le posizioni dei due campi si fanno sempre più lontane.
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