Stando a quanto riportano oggi i giornali turchi, il Tribunale di Ankara ha disposto la scarcerazione di Yusuf Sönmez, il chirurgo turco che a partire dal 1999 espiantava organi dai prigionieri di guerra serbi per rivenderli al mercato nero. La liberazione di Sönmez è giunta un giorno dopo il suo arresto ad Istanbul, basato sull’ordine d’arresto rilasciato dal Kosovo.
Il Kosovo aveva chiesto a Istanbul l’estradizione del medico, ma la Costituzione della Turchia non prevede l’estradizione per i cittadini turchi. Tutt’al più questi possono testimoniare nell’ambito di processi che si svolgono in altri paesi. Qualora Sönmez venisse riconosciuto colpevole e condannato, sconterebbe la sua pena nelle carceri turche.
Il coinvolgimento del chirurgo turco nel traffico internazionale di organi era stato rivelato dal quotidiano inglese The Guardian.
Sönmez eseguiva da una decina d’anni trapianti in diversi paesi e tracce del suo operato sono state trovate nella clinica Medicus di Pristina, il che lascia supporre il suo coinvolgimento nel traffico d’organi che si presume era organizzato e gestito dal partito del premier kossovaro Hashim Thaci.
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