Alcuni ex ufficiali dell’esercito sostengono l’iniziativa “per la protezione dalla violenza perpetrata con le armi” in votazione il 13 febbraio. Votare sì non significa porre fine all’esercito di milizia, hanno detto oggi in un conferenza stampa a Berna.
“Non ho ancora sentito un ufficiale presentare un argomento fondato e obiettivo a favore dell’arma personale a casa”, ha affermato il capitano Urs W. Honnegger. Per l’ex tenente colonnello Jean-Marc Guinchard l’arma a casa è stata “ereditata e immaginata sulla base della leggenda di Guglielmo Tell”, ma non ha più ragione di essere oggi visto che “la guerra del futuro sarà economica, terroristica o informatica”.
“Ridurre la disponibilità delle armi è senza dubbio un mezzo per prevenire tragedie” come quelle avvenute a Zugo, Zurigo e Bienne, ha aggiunto l’ex capitano Ebo Aebischer, citando anche il tasso di suicidi molto elevato in Svizzera. Il testo dell’iniziativa prevede di rendere obbligatorio il deposito delle armi di ordinanza all’arsenale.
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