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Il WEF di Davos all’insegna di una nuova realtà globale

“Regole condivise per una nuova realtà”. Su questo tema si confronteranno durante cinque giorni gli invitati al 41esimo World Economic Forum di Davos, a partire dalla sera del 26 gennaio prossimo.

“Lo spostamento del potere politico ed economico da Ovest a Est e da Nord a Sud, così come la velocità dell’innovazione tecnologica, hanno creato una realtà completamente nuova – spiega Klaus Schwab, fondatore e presidente del WEF.
“Il sistema globale e i modelli decisionali non possono far fronte ancora a lungo alla velocità e alla complessità di tutti questi cambiamenti. Quest’anno invece che considerare solo le conseguenze della recente crisi ci concentreremo nella definizione della nuova realtà e discuteremo quali norme condivise sono necessarie per rendere possibile la cooperazione globale in questa nuova era.”

Quattro sono i temi di fondo intorno ai quali si svilupperà il dibattito: le risposte alla nuova realtà, le previsioni economiche e la definizione di politiche per una crescita inclusiva, il supporto all’agenda del G20, la creazione di un meccanismo che consenta di riconoscere i rischi sistemici e di mitigarli prima di arrivare al punto di crisi.
A Davos saranno presenti banchieri, business leader, rappresentanti delle istituzioni internazionali e della società civile, oltre a 35 fra capi di Stato e di governo. Fra questi vi saranno il presidente messicano Felipe Calderon, il primo ministro britannico David Cameron, la Cancelliera tedesca Angela Markel, il presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy, il presidente russo Dmitri Medvedev, il presidente francese Nicolas Sarkozy, il Segretario statunitense del Tesoro Timothy Geithner e il Segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon.

Per la Svizzera interverranno quattro Consiglieri federali: Johann Schneider-Ammann, Eveline Widmer-Schlumpf, Doris Leuthard e la presidente della Confederazione Micheline Calmy-Rey.
Vi sarà anche il Consigliere federale Ueli Maurer, non come membro della delegazione elvetica ma per far visita alle truppe che nei giorni del Forum garantiranno la sicurezza delle oltre 2’500 personalità presenti a Davos.

Redazione

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