Il governo olandese ha congelato tutti i rapporti con l’Iran dopo che il regime di Teheran ha condannato a morte una cittadina olandese di origine iraniana. Zahra Bahrami (nella foto), 46 anni, è stata impiccata sabato mattina per l’accusa di traffico di droga.
La famiglia della donna accusa il governo iraniano di avere costruito ad hoc le accuse contro di lei solo perché era una delle persone arrestate durante una delle proteste anti-governative seguite alle elezioni del 2009.
Il portavoce del ministero degli Esteri olandese ha annunciato che tutti i rapporti con Teheran sono interrotti. Qualsiasi incontro o contatto tra rappresentanti del governo olandese e governo iraniano d’ora in poi dovrà avere l’autorizzazione ufficiale del ministero. Il ministero ha anche chiesto a tutti i propri cittadini con doppia nazionalità olandese e iraniana di non andare in Iran, spiegando che non sarebbe in grado di aiutarli in caso di bisogno.
Con l’impiccagione di Zahra Bahrami il numero di persone uccise dal regime iraniano dall’inizio del 2011 sale a 66. Secondo i dati dell’organizzazione umanitaria iraniana ICHRI, l’Iran è – dopo la Cina – il paese che esegue il più alto numero di condanne a morte del mondo. Nel 2010 in Iran sono state giustiziate 179 persone, mentre nel 2009 erano state 388.
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