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Disoccupazione giovanile. PS: una risposta politica assolutamente scarsa

Per il PS il messaggio governativo è un palliativo rispetto alle proposte dell’iniziativa popolare “Finanziare lavoro, combattere la disoccupazione”

In data odierna il Governo ticinese ha licenziato il messaggio (nostro articolo qui) per una revisione parziale della Legge sul rilancio dell’occupazione e sul sostegno ai disoccupati (LRilocc), che prevede il varo di corsi di sostegno a favore dei giovani sotto i 30 anni nel periodo di attesa speciale e per quelle che hanno esaurito le indennità disoccupazione, come pure il finanziamento di corsi di auto imprenditorialità.

Il Partito socialista in un comunicato stampa esprime delusione per la pochezza della risposta politica a fronte della grave disoccupazione in atto e ai peggioramenti prevedibili a seguito dell’entrata in vigore delle modifiche della legge federale assicurazione disoccupazione il 1. aprile 2011 (modifiche volute dai partiti borghesi e combattute invano dal Partito socialista e dai sindacati con un referendum).

La delusione – scrive oggi il PS – per il messaggio governativo viene anche dal fatto che da vari mesi in seno alla Commissione gestione si discute della concretizzazione dell’iniziativa popolare generica Finanziare lavoro, combattere la disoccupazione, ideata da Mario Ferrari e presentata nel 1994 dalla Camera del lavoro e dal Partito Socialista.

Le proposte socialiste:

Il testo conforme proposto dal PS da oltre un anno propone importanti miglioramenti della legge sul rilancio dell’occupazione, che purtroppo non sono stati recepiti dal Dipartimento finanze ed economia e dal Governo ticinese:

l’introduzione di un bonus per l’assunzione di apprendisti da parte dei datori di lavoro che li formano, e questo nei periodi di alta disoccupazione;
indennità per i giovani che effettuano stages lavorativi, in particolare per i casi che non hanno diritto all’indennità disoccupazione;
il potenziamento delle misure a favore dei disoccupati problematici e la formalizzazione di contratti di prestazione tra Stato e enti specializzati nell’inserimento dei disoccupati;
l’introduzione di contratti di solidarietà attiva con persone non ricollocabili sul mercato del lavoro normale. La base legale attuale nella Legge sull’assistenza sociale è estremamente labile e incerta, cosa che si riflette anche nell’applicazione episodica e nelle risorse modeste messe a disposizione dal parte del Cantone. Occorre stipulare in questo ambito dei contratti di prestazione tra il Cantone e le imprese sociali (cime quelli che esistono per le imprese che operano con le persone invalide).

Il PS – conclude la nota stampa -auspica che si possa trovare un accordo con i partiti in Parlamento su questi punti dell’iniziativa popolare, per migliorare la lotta alla disoccupazione e per dare anche opportunità di impiego socialmente utile alle persone emarginate dal mercato del lavoro.

Redazione-cro

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