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Armi: votiamo un NO convinto! Patrizio Rosselli

È già stato scritto di tutto e di più su questo tema. Ormai penso che ognuno di noi abbia un idea chiara di cosa votare. Mi permetto comunque di invitare tutti a recarsi alle urne visto che ne abbiamo ancora il tempo, altrimenti si arrischia che vadano solo i sostenitori dell’iniziativa e prevalga il si.

I fautori dell’iniziativa dicono che non si possono lasciare armi in mano a chiunque, ma è davvero così? I cittadini-soldato ricevono un istruzione sull’arma e convivono con essa per almeno 4 mesi. Questi cittadini vengono responsabilizzati all’uso e al mantenimento in sicurezza dell’arma. Mi chiedo anche come possa essere pericolosa l’arma visto che da alcuni anni non si ha più la munizione in casa… Ma l’intento è chiaro, basta guardare chi sta dietro a quest’iniziativa: le stesse associazioni contrarie all’esercito. Ora fanno demagogia, toccando temi come il suicidio, per far passare i loro intenti. Suicidi e omicidi sono un problema nella nostra società, ma devono essere risolti a monte. Non facciamoci confondere! L’esercito di milizia è una componente fondamentale della nostra confederazione, lega il cittadino allo Stato in maniera molto intima. Questo sistema ha anche il vantaggio di non avere un esercito professionista, pericoloso se in mano a ufficiali “deviati”. L’esercito rappresenta la volontà di difesa, non solo fisica. Questa difesa dobbiamo esercitarla ora, respingendo l’iniziativa che vuole indebolire il nostro Paese!

Patrizio Rosselli, candidato PLR al Gran Consiglio

Redazione-cro

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