L’Ufficio presidenziale della SSIC Sezione Ticino, riunitosi oggi in seduta ordinaria, esprime il proprio NO all’iniziativa popolare “Per la protezione dalla violenza perpetrata con le armi ” in votazione durante il prossimo fine settimana.
Il concetto espresso nel titolo dell’iniziativa è senza dubbio condiviso da tutti! Analizzando però nel dettaglio l’oggetto in votazione ci si accorge che lo stesso va ben oltre in quanto prevede:
• di sostituire il sistema attuale di autorizzazione e di controllo delle armi, introducendo l’obbligo di depositare tutte le armi militari presso l’arsenale;
• di introdurre un nuovo registro federale delle armi da fuoco in sostituzione degli attuali e funzionali registri cantonali (quindi anche causando ingenti costi);
• di subordinare l’accesso alle armi da fuoco e alle munizioni ad una prova della necessità e delle capacità.
Si tratta di un ulteriore tentativo della sinistra volto a screditare e indebolire l’Esercito, un’istituzione cara a molti di noi che merita rispetto e sostegno.
Il possesso dell’arma militare e delle armi a titolo privato usate dai cacciatori, dai collezionisti o per praticare lo sport del tiro fa parte della tradizione elvetica, che è fortemente fondata sulla fiducia nei cittadini. Questi cittadini ricompensano questa fiducia dello Stato facendo un uso consapevole e responsabile delle armi. Non occorre quindi mettere in discussione questa fiducia, sostituendola con nuove procedure amministrative invadenti e costose.
Oltre ad essere superflua, l’iniziativa non offre inoltre alcuna garanzia che il numero degli abusi diminuisca effettivamente in quanto il problema non è legato al numero delle armi custodite in casa, ma piuttosto al loro uso consapevole e responsabile. È proprio su questi aspetti, fondamentali, che il testo in votazione non dà nessuna risposta.
L’iniziativa è dunque inefficace nei confronti della violenza, della criminalità e dei suicidi che purtroppo avvengono in Svizzera. L’uso delle armi deve per contro continuare, nel solco della tradizione svizzera, sulla base della fiducia verso i cittadini e del rispetto della legislazione vigente.
Per tutti questi motivi, l’Ufficio presidenziale della SSIC TI esprime il proprio NO all’iniziativa sulle armi e invita i titolari delle imprese associate a seguire l’indicazione.
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