Frontaliere: abitante di una zona di confine tra due Stati; lavoratore, residente in tale zona, che deve giornalmente varcare il confine per recarsi sul posto di lavoro,
O meglio, negli ultimi tempi: capro espiatorio delle problematiche, occupazionali e non, del nostro Cantone.
Non voglio addentrarmi in polemiche relative ai discorsi demago-populistici ai quali siamo sottoposti ormai giornalmente negli ultimi tempi, ma, mi limiterò a dare la mia opinione unicamente per quanto concerne il settore socio-sanitario, dove lavoro da ormai 25 anni, non negando comunque che in altri settori possa succedere il contrario di quanto andrò a descrivere.
Il nostro settore annovera un numero importante di frontalieri tra i propri impiegati ed è finanziato in buona parte dallo Stato, questo può senz’altro far storcere il caso ai contribuenti che versano le imposte e vorrebbero vedere i propri soldi rientrare in un circolo virtuoso volto all’occupazione della popolazione locale.
Ma se in Ticino i ticinesi da soli non bastano, cosa fare: lasciare le corsie degli ospedali o le sale operatorie semi vuote, accettare le interminabili liste d’attesa dei paesi vicini, non garantire ai nostri anziani una rete di cure residenziali o a domicilio?
Certo sarebbe una scelta, una via percorribile, che garantirebbe sicuramente la permanenza dei nostri soldi nel nostro territorio, ma forse sarebbe la nostra scelta solo fino a quando giovani e sani non abbiamo bisogno di assistenza.
Inoltre il settore socio-sanitario garantisce nella quasi totalità dei casi contratti collettivi a tutela dei lavoratori, questa garanzia è sì a favore dei frontalieri, che almeno nel nostro settore non vengono sottopagati, ma soprattutto dei ticinesi che non subiscono alcuna forma di dumping salariale.
Comunque l’importante è essere curati al meglio, qualsiasi sia la bandiera stampata sul passaporto nelle tasche dell’infermiere che si prende cura di noi.
Una critica ai frontalieri?
Certo: hanno molte frecce al loro arco, peccato che quella per segnalare l’uscita dalle rotonde non la usino mai!
Gian Paolo Caligari – Candidato al Gran Consiglio – Lista PPD
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