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Libia: unità militare con rivoltosi, Bengasi “liberata”

Membri di un’unità dell’esercito libico a Bengasi hanno detto ai manifestanti di essere passati dalla parte dei rivoltosi. La città è stata “liberata” dalle forze filogovernative, hanno affermato.

Due residenti della città – il dottor Habib al Obaidi, capo della terapia intensiva all’ospedale al Jalae e l’avvocato Mohammed al Mana – hanno raccontato per telefono che i militari hanno detto di aver cambiato campo e di avere sconfitto i reparti fedeli al colonnello Gheddafi. Ora Bengasi è “liberata”.
“Ci stanno dicendo che hanno sconfitto la Guardia Pretoriana e che si sono uniti al popolo in rivolta – ha raccontato al Mana.

A Bengasi parte dell'esercito inizia a schierarsi con i rivoltosi
Redazione-cro

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  • Sembra persino che, secondo Al Jazeera, il presidente beduino della repubblica socialista libica (?????????) sia fuggito in Venezuela , "ospitato" dal "compagno" Ughetto Chavez, mentre il figlio di cotanto padre (uno dei tanti) avrebbe promesso in TV di :"schiacceremo i ribelli, con l'aiuto dell'esercito".
    Puntuale ed immancabile la minaccia-ricatto (costume libico usuale) verso Buxelles (gratevasala): " vi inonderemo di clandestini" (ma va?)
    Sono curioso di sapere come reagiranno Frattini, Kouchener, la Ashton e tutta la banda socialista europea di fronte a questa situazione medio-orientale.

  • come vuoi che si comportino che non hanno nemmeno le idee in chiaro di come gestire l'Europa. Basta vedere come (non) hanno risolto il problema dei rom. Guarderanno con attenzione e monitoreranno il fenomeno, se sarà il caso decideranno di intervenire presso i Governi interessati. Già, ma che Governi? bleah!

  • Dittatori non si nasce ma si diventa (salvo regola) e vale per la destra come per la sinistra.
    Pur comprendendo l'importanza economica-energetica che la Libia di Gheddafi può (poteva a quanto vedo) assicurare all'Italia, non mi sembra il caso che il premier Berlusconi spendi due lire bucate per sostenere quella dittatura spuria.
    Gli affari si potranno fare (forse anche meglio) con qualsivoglia regime democratico.......del dopo Gheddafi.
    Se mi è possibile dare un suggerimento al Silvio oso proporgli di mandare il suo ministro degli esteri a piantare carote in Palestina; è il suo giusto posto.

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