Il figlio del dittatore libico promette al Paese le riforme. Voci non controllate parlano di una fuga di Gheddafi
La Libia è vittima di un complotto esterno, corre il rischio di una guerra civile, di essere divisa in diversi emirati islamici, di perdere il petrolio che assicura unità e benessere al Paese, di tornare preda del colonialismo occidentale. Così si è espresso in nottata, mentre circolano voci incontrollate di una possibile fuga del rais, Muammar Gheddafi, il figlio di quest’ultimo, Seif al-Islam.
Questi mentre i disordini arrivavano a Tripoli e per le strade della capitale si spara, in un discorso alla tv alla nazione ha promesso al Paese riforme, una nuova costituzione, e posto due opzioni: “Siamo a un bivio: o usiamo i nostri cervelli, stiamo uniti e facciamo le riforme insieme, altrimenti dimentichiamoci delle riforme e per decenni avremmo la guerra in casa”. E ha assicurato che il padre-rais “dirige la battaglia a Tripoli” e che “vinceremo” contro il nemico e “non cederemo un pollice del territorio libico”.
Del rais non si hanno più notizia, e mentre si parla di un bilancio di 300 morti, 50 solo nel pomeriggio di ieri a Bengasi, e testimoni affermano di aver udito folle in fermento e spari a Tripoli, alcuni capi tribali hanno abbandonato il regime, invitano Gheddafi a “lasciare il Paese” e anche il rappresentante libico alla Lega Araba annuncia che lascia l’incarico per “unirsi alla rivoluzione”.
Workshop il 10 luglio al Dagorà Innovation Hub, tra demo live, casi d’uso e strategie…
La morte di Edoardo II, come descritta da Christopher Marlowe nella sua tragedia Edward II…
Marino Falier (o Marin Faliero) fu il 55º Doge di Venezia, protagonista di una delle…
di Candida Mammoliti Conoscere per poter agire, almeno nel limite del possibile. Alla luce di…
Daniele Trabucco La democrazia occidentale, nella sua attuale configurazione post-metafisica, non è semplicemente in crisi:…
Guénon e San Giovanni: uno studio esoterico della Rivelazione https://ritoesimbolo.blogspot.com/2024/12/presentazione-de-il-vangelo-secondo.html. Nota della redazione: Come diceva…
This website uses cookies.