Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, con una mossa a sorpresa, ha detto oggi che il leader libico Muammar Gheddafi deve “ascoltare le richieste del suo popolo” e non usare più violenza contro di esso.
“Come può qualcuno bombardare e uccidere la sua gente? – ha chiesto Ahmadinejad, citato dall’agenzia iraniana Fars – Raccomando vivamente ai dirigenti di quel paese di lasciar parlare il loro popolo”.
Ahmadinejad ha affermato che il mondo è alle soglie di grandi cambiamenti, ritornando a sottolineare, come ha fatto recentemente, il ruolo del dodicesimo Imam di cui gli Sciiti attendono il ritorno per portare la giustizia sulla Terra.
“Aspettiamo un cambiamento che con una grande ondata sradicherà le ingiustizie dal mondo – ha concluso il presidente iraniano.
Una sortita – quella di Ahmadinejad sulla crisi libica – che apre le porte a diverse interpretazioni ma che sicuramente fa inorridire gli iraniani, i cui raduni di protesta nelle strade di Teheran vengono sistematicamente soffocati nel sangue dalla polizia e dalle guardie repubblicane agli ordini del regime.
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