LAMAL. Proposta PLRT di emendamento (completamento) dell’art. 66h (nuovo)

Adeguamento della normativa cantonale (LCAMal) alle modifiche della Legge federale sull’assicurazione malattia (LAMAL) del 21 dicembre 2007 concernente il finanziamento ospedaliero

La nuova Legge federale sull’assicurazione malattia, in vigore dal 1° gennaio 2012, prevede all’art. 49a, cpv. 2 che i Cantoni siano tenuti a finanziare nella misura minima del 55% le degenze in ambito ospedaliero somatico acuto, riabilitativo e psichiatrico a carico dell’assicurazione di base, dispensate
a pazienti domiciliati nel Cantone in tutti gli istituti – pubblici e privati – autorizzati a esercitare a carico
della LAMAL (dal Messaggio, pag. 3).

La remunerazione delle prestazioni ospedaliere a carico dell’Assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie avverrà sulla base di prezzi o di tariffe forfetarie, che dovranno coprire integralmente i costi dell’ospedale per erogare la prestazione, fra cui anche i costi d’investimento e – oggetto di questa proposta di emendamento – i costi per la formazione non universitaria del personale, ossia del personale paramedico: operatori sociosanitari (tirocinio di durata triennale o biennale, quest’ultimo che sostituisce l’assistente di cura), infermieri, tecnici di radiologia medica, tecnici in analisi biomediche, tecnici di sala operatoria, fisioterapisti e altre figure professionali.
Attualmente il Cantone Ticino finanzia integralmente la formazione del personale non universitario, assumendosi le spese scolastiche nonché quelle per le indennità durante i periodi di formazione pratica (con un ristorno al Cantone da parte degli istituti di cura per questa parte pratica, a sua volta compensato, per quelli pubblici, ma non per quelli privati, nell’ambito del contratto di prestazione).

Per questa ragione gli istituti privati mettono a disposizione un numero nettamente inferiore di posti di formazione, ciò che limita la risposta al crescente fabbisogno di personale curante.
Come detto, dal 2012 la remunerazione per le prestazioni, sia degli stabilimenti pubblici, sia di quelli privati, è presa a carico nella misura di almeno il 55% dal Cantone ed essa comprenderà anche i costi per la formazione del personale non universitario, in forme che sono in via di definizione. Non si giustificherà dunque più una certa reticenza degli stabilimenti privati nella messa a disposizione di posti di formazione.

Di questa nuova situazione si tiene conto nel disegno di legge modificata in esame. Infatti, all’art.
66h, cpv. 2, lett. c, si precisa che “il contratto quadro (di durata quadriennale) … definisce in particolare … l’attività di formazione non universitaria”. E ancora, all’art. 66p, al cpv. 1, “L’attività di formazione non universitaria è definita nel contratto quadro” e, al cpv. 2, “La sua esecuzione deve essere documentata e la sua remunerazione deve essere conforme alle disposizioni della presente legge e del contratto quadro”. Entrambe le disposizioni sono confermate nel rapporto commissionale.

Il Gruppo liberale radicale ritiene tuttavia che queste formulazioni non siano sufficientemente
vincolanti per l’impegno che dovrebbero assumersi tutti gli stabilimenti, sia quelli pubblici sia, ora che sono finanziati dal Cantone e soprattutto è finanziata la formazione non universitaria, quelli privati.
Ciò vale soprattutto per l’assunzione di un congruo numero di apprendisti operatori sociosanitari e per l’offerta di posti di pratica per le altre figure professionali (operatori sociosanitari in formazione nella scuola a tempo pieno, infermieri, tecnici di radiologia medica e in analisi biomediche, ecc.).

Per questa regione il Gruppo liberale radicale propone che la legge in discussione sia completata
con un’aggiunta all’art. 66h, cpv.2, lett. c nel modo seguente (in corsivo sottolineato l’aggiunta):
Art. 66h (nuovo)
II.
Contratto quadro
1(invariato)
2Esso definisce in particolare:
a) … (invariato)
b) … (invariato)
c) l’attività di formazione non universitaria, segnatamente il numero minimo di persone in formazione (apprendisti) e di posti di pratica per le formazioni del settore;

Per il Gruppo liberale-radicale
Christian Vitta, capogruppo