Venerdì mattina, dopo il terribile sisma di magnitudo 8.9 che poco dopo le 7, ora in Svizzera, ha colpito il Giappone, nella scia di Wall Street le Borse europee hanno aperto in netto ripiego. A Tokyo l’indice Nikkei è crollato e i valori assicurativi sono venduti in massa.
A Parigi il CAC 40 ha perso circa 1,2 %, il livello più basso degli ultimi due mesi. In seguito si è ripreso. A Francoforte il Dax cedeva ancora lo 0,95 % alle 10h00.
Ad essere più colpito è il settore delle assicurazioni e delle riassicurazioni. A Parigi, Scor lasciava sul campo il 6% e alle 10h00 Axa l’1.5%. In Germania, Munich Re ha perso il 4.5% e Allianz l’1.9%.
Alla Borsa di Tokyo l’indice Nikkei è crollato subito dopo le prime scosse del terribile sisma, per poi terminare al ribasso di 1.72%. Il volume degli scambi ha avuto il record dall’inizio dell’anno, raggiungendo 3.15 miliardi di azioni.
Honda Motor, Kiocera e Fast Retailing hanno guidato il listino in negativo cedendo rispettivamente il 2,6%, il 3% e il 2,9%.
Prima del terremoto di venerdì, a pesare sul mercato giapponese già c’era la situazione medio orientale, le inquietudine sulla crisi del debito nella Zona euro, le indicazioni negative negli Stati Uniti, l’inatteso deficit commerciale di febbraio in Cina e il taglio del debito sovrano spagnolo da parte dell’agenzia Moody’s.
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