Nella centrale nucleare di Fukushima Dai Ichi la situazione rimane grave. Martedì il reattore numero 1 ha inizio a surriscaldarsi, un vistoso aumento della temperatura che desta molte preoccupazioni. Anche i reattori numero 2 e 3 sono lontani dall’essere stabilizzati e i volontari continuano a sparare sull’impianto potenti getti di acqua di mare.
I reattori più danneggiati sono il 3 e il 4, dai quali si innalzano colonne di vapore bianco, a tratti grigio. Il reattore numero 3 era stato il più colpito dal sisma dello scorso 11 marzo e per le autorità il suo costante monitoraggio e il raffreddamento 24 ore al giorno rimangono la priorità. I tecnici sono coscienti che se il disastro nucleare dovrà accadere, sarà il reattore 3 a provocarlo. E’ infatti l’unico che contiene MOX, un miscuglio di ossidi di plutonio e di uranio, le cui emissioni radioattive sono considerate letali.
Fra tutte queste brutte notizie ve ne è anche una positiva : i tecnici hanno confermato che l’energia è stata ripristinata in tutti i sei reattori della centrale tramite una linea elettrica esterna. Ora sperano che la rimessa in funzione dei circuiti di raffreddamento del combustibile radioattivo nel nucleo dei reattori avvenga in tempi brevi.
Un portavoce della società Tepco, fornitrice di energia elettrica alla centrale di Fukushima ha dichiarato che prima di essere rimessi in funzione i circuiti devono ancora essere controllati. Tutto dovrà essere fatto al più presto, così da allontanare definitivamente il rischio di fusione nucleare.
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