Nazionale di calcio. Una sconfitta per un rilancio.

La Svizzera sarà impegnata sabato a Sofia contro la Bulgaria e molti giocatori definiscono già come una finale lo scontro in programma in vista delle qualificazioni al campionato europeo.

Inler ha dichiarato: “In questa partita che per noi vale come una finale, sarà importante vincere i duelli personali. Spero di riuscire a trasportare l’entusiasmo che sto vivendo con il mio club anche in Nazionale”.
Dal canto suo Hitzfeld ha dichiarato: “La tensione sale e siamo contenti di giocare questa partita. Abbiamo tutte le qualità necessarie per vincere, ha aggiunto il selezionatore rossocrociato, che ha anche elogiato gli avversari: “quando sono in giornata e contro squadre che permettono loro di fare il gioco, possono imporsi contro chiunque”. “La formazione? Deciderò sabato mattina, ma in settimana ho fatto capire le mie intenzioni”: Dzemaili a centrocampo e Streller in attacco con Frei”.

Eppure per la nazionale rossocrociata, i cui limiti tecnici sono evidenti, una sconfitta con la conseguente mancata qualificazione ai campionati europei del 2012 potrebbe avviare un nuovo ciclo, lasciando spazio finalmente ai tanti giovani promettenti, ma privi di esperienza, che disporrebbero del tempo necessario per crescere e affrontare le qualificazioni ai mondiali brasiliani maturando e giungendo al 2014 con una formazione certamente più giovane e determinata.

Teoria che certamente la maggioranza della stampa sportiva non sposerebbe, considerando anche come il vento sia cambiato nei riguardi del selezionatore, pur rimando certamente coscienti che gli europei in Inghilterra per noi si situano al momento ad un livello nettamente superiore, dove le speranze di superare il primo turno sono ridotte a un lumicino.