Gli insorti libici denunciano la passività delle forze della coalizione Nato.
Il capo militare della ribellione libica, il generale Abdel Fattah Younes, ha accusato l’Alleanza Atlantica di aver lasciato morire gli abitanti di Misratah, città nell’est del paese bombardata da oltre un mese dalle forze di Muamar Gheddafi.
“Se la Nato aspetterà ancora una settimana prima di sferrare l’attacco decisivo, a Misratah non rimarrà più anima viva – ha dichiarato Younes, ex ministro degli interni del regime e passato a febbraio dalla parte dei rivoltosi.
Queste critiche alla Nato, che martedì ha intensificato i bombardamento nella regione di Marsa el Brega, dove vi sono i terminal petroliferi, si aggiungono al malcontento della scorsa settimana, quando gli aerei della Nato avevano bombardato per errore un convoglio di ribelli, uccidendo 13 persone.
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Ciò era facilmente intuibile da quando l'Alleanza Atlantica ha sostituito il decisivo intervento francese. Senza la Francia a quest'ora il rais sarebbe ancora "in sella" e la resistenza soffocata nel sangue.