I ribelli libici hanno chiesto alle forze della NATO l’invio di forze militari terrestri. Francia, Italia e Gran Bretagna preferiscono limitarsi all’invio di consiglieri “strategici”. L’invio di truppe atte al combattimento a terra sprovviste di un mandato ufficiale sarebbe, a detta di diversi commentatori, un grave errore. Per altri invece è l’unica maniera di porre fine alla crisi in Libia.
Un intervento bellico terrestre avrebbe gravi conseguenze sul piano politico, scrive nella sua edizione odierna il quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung:
“Se i membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite decidessero l’estensione del mandato ai combattimenti a terra, potrebbe esserci una forte opposizione come potrebbe esserci un consenso … Sicuramente questo genere di intervento militare sarebbe l’ennesimo errore storico: truppe europee che vanno a combattere in un paese arabo, spacciandosi per presunti salvatori in un intervento dall’esito incerto e per affermare presunte libertà in un contesto denso d’incognite.
Sarebbe meglio portare aiuti laddove c’è un senso: aiuto umanitario, diplomatico, così come una forte pressione politica.”
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