Il ministero greco delle Finanze sospetta la banca americana Citigroup di essere all’origine dell’invio, mercoledì scorso, di una mail in cui si ventilava la possibilità di ristrutturare il debito sovrano della Grecia nel week end di Pasqua. Un messaggio che la banca avrebbe trasmesso a diversi investitori e che ha mandato in fibrillazione i mercati. Alla fine del 2010 il debito greco si attestava a 340 miliardi di euro e nel corso del 2011 è previsto un ulteriore aumento.
“Speculazioni che influenzano negativamente i mercati – ha detto Georges Papacostantinou, che da giorni rilascia interviste per spegnere queste speculazioni. Fatica inutile, in quanto le indiscrezioni si moltiplicano con il risultato di far deprimere il mercato azionario greco e far salire i tassi delle obbligazioni di Stato. Il rendimento a due anni ha ormai superato il 22%.
Una situazione preoccupante in quanto la Grecia prevede di piazzare al più tardi nel terzo trimestre di quest’anno presso la diaspora greca nuovi titoli del suo debito con scadenza a lungo termine. Per questo motivo Papacostantinou ha deciso di affidarsi alle vie legali per far tacere le indiscrezioni, che ha definito infondate e ridicole, circa la ristrutturazione.
Il ministro ha chiesto al procuratore pubblico di Atene di indagare su una possibile condotta criminale associata a movimenti constatati presso la Borsa di Atene e al prezzo delle obbligazioni di Stato greche. Mercoledì 20 aprile l’indice di riferimento di questo mercato azionario, l’ATG, era sceso del 2.62% e l’apprezzamento delle banche greche aveva perso il 4,58 %.
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