Dalle pagine del Corriere del Ticino, Eros Mellini, Granconsigliere UDC, replica alla presa di posizione di Karim Ziwamil sulla pericolosità dei motociclisti (vedi rubrica Ospiti).
Mellini si definisce un appassionato della moto “costretto a utilizzarla in città, nella fattispecie Lugano, dove il traffico è diventato tale che le due ruote sono l’unico mezzo per riuscire a muoversi mantenendo i termini di un appuntamento o rispettare gli orari di lavoro”.
Con la sua moto Mellini ha già avuto qualche incidente, causato proprio dall’imprudenza degli automobilisti: “Ma non per questo mi sono permesso d’insultare tutta la categoria come fa Kareem Ziwamil, già candidato del PPD al Gran Consiglio (e, aggiungo io, dati i suoi atteggiamenti, anche fortunatamente non eletto).”
Mellini aggiunge che Ziwamil “obnubilato da un fondamentalismo anti due ruote paragonabile soltanto a quello islamico di Osama Bin Laden, si scatena portando esempi singoli e addirittura improbabili per stigmatizzare tutta la categoria dei motociclisti, fra i quali certamente non mancano le pecore nere, ma che in generale sono utenti della strada come gli altri, tanto più che praticamente tutti sono anche automobilisti e all’occasione pedoni.”
“Io viaggio parecchio in autostrada – scrive ancora Mellini – e vedo molte più vetture che moto viaggiare oltre i canonici 120 km/h. (…) Kareem Ziwamil chiede ed esige rispetto dai motociclisti verso i cittadini. Ebbene, io chiedo invece ai cittadini – ma in particolare esigo dal signor Kareem Ziwamil, già candidato del PPD al Gran Consiglio – lo stesso rispetto per i motociclisti. Un po’ di reciprocità, che diamine!”
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