Come riporta il sito del Corriere del Ticino, questa mattina una ventina di operai della IPI Industrial Plans SA, la ditta attiva nel cantiere del nuovo centro culturale di Lugano (LAC) e finita sotto inchiesta per presunto sfuttamento della mano d’opera, hanno manifestato nel cortile di Palazzo Civico.
Gli operai provengono tutti dalla regione di Brescia e negano che nel cantiere vi siano stati degli abusi. Rivendicano il pagamento dei salari arretrati, la riassunzione con un contratto solido da parte del consorzio COMSA e la scarcerazione del loro collega accusato di “caporalato”.
In mattinata dovrebbe esserci un incontro con il sindaco Giudici.
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Bene, ascoltare, spiegare e far capire che si è dalla loro parte mantenendo la dovuta fermezza con i loro datori di lavoro. Dovessero essere "duri di comprendonio" informare che potrebbero anche essere accusati di occupazione non autorizzata di suolo pubblico con tanto di rischio di espulsione dal nostro Paese per i prossimi cinque anni. Bresciani, con i bergamaschi, son gran lavoratori spiace che siano vittime di questo malandazzo.
Bene, ascoltare, spiegare e far capire che si è dalla loro parte mantenendo la dovuta fermezza con i loro datori di lavoro. Dovessero essere "duri di comprendonio" informare che potrebbero anche essere accusati di occupazione non autorizzata di suolo pubblico con tanto di rischio di espulsione dal nostro Paese per i prossimi cinque anni. Bresciani, con i bergamaschi, son gran lavoratori spiace che siano vittime di questo malandazzo.