La Graniti Maurino SA di Biasca ha deciso di portare all’attenzione del pubblico l’Appaltopoli ticinese in modo inconsueto ma di sicuro effetto, tramite un vistoso “annuncio a pagamento” su 1/3 di pagina nell’edizione odierna de La Regione.
L’annuncio mette in rilievo la pratica del Cantone di deliberare opere a incarico diretto, in contrasto con quanto prevede la legge sulle commesse pubbliche e il concordato cantonale sugli appalti pubblici.
La Graniti Maurino porta esempi concreti e cita il Consorzio Fiume Vedeggio, al quale il Cantone ha affidato tramite incarico diretto la fornitura di blocchi di granito per un importo di 750mila franchi, senza interpellare altri concorrenti.
Nell’annuncio si legge inoltre che “dalla pubblicazione liste commesse pubbliche F.U. 29/2011 risulta che alle ditte gradite agli enti appaltanti sono state deliberate nel 2010 commesse per 85 milioni di franchi, senza dare la possibilità a tutte le altre ditte di partecipare a questi appalti.”
La ditta di Biasca conclude promettendo che “altre pubblicazioni seguiranno”.
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