“Brutte notizie – declamava ieri sera con espressione seria il presentatore del TG delle 20.00 sulla RSI – E’ ormai allarme per un’epidemia fuori controllo.”
Insomma le parole non erano queste ma il senso sì. Allarme mondiale per 15 morti in Germania, uno in Svezia e circa duemila contagiati.
Ci si dimentica di quanti milioni di abitanti ci sono in Germania, in Europa, nel mondo. Definire l’attuale situazione una “grave minaccia, epidemia dilagante” è fuori luogo, direi. Ovviamente chi ne viene infettato non la pensa così, non si discute su questo, ma non è questa la questione.
La questione è che la televisione dovrebbe applicare toni più consoni alla reale situazione. Invece non lo fa. Siamo diventati anche noi amanti dello scoop, tipo TG di Italia 1.
Ovviamente l’allarme è arrivato anche in Ticino e questa mattina alla Migros erano più d’una le casalinghe che guardavano perplesse cetrioli, melanzane e pomodori e se ne ripartivano con il carrello vuoto.
La Russia ha decretato l’embargo per la verdura in provenienza dall’Unione europea. Anche i russi non hanno capito. Le restrizioni localizzate delle importazioni sono una misura inutile nel nostro mondo globalizzato. Le persone viaggiano da un paese all’altro e si portano appresso ogni tipo di batterio. Il giro del mondo si fa in poco più di 48 ore : basterebbero 2 giorni per contaminare l’intero pianeta.
E allora che fare in tutta questa paranoia? Nulla, se non mantenere il buon senso e lavare spesso le mani.
Rave
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