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Stretta finanziaria CBR SA Locarno. Il rapporto Nosetti al Municipio della città

A seguito della richiesta urgente del Consiglio di Amministrazione del Centro Balneare Regionale SA di Locarno di emettere una nuova cartella ipotecaria di 2.5 milioni di franchi, su richiesta di alcuni Comuni azionisti del CBR SA il Municipio di Locarno aveva fatto allestire un rapporto dal professor Orlando Nosetti di Gudo.

IL RAPPORTO NOSETTI

… chi aveva la responsabilità di gestire le finanze della società avrebbe dovuto accorgersi della stretta finanziaria al più tardi già alla fine del primo semestre 2010…

“Questo rapporto cerca di far luce su alcuni problemi emersi recentemente nella gestione finanziaria della Centro Balneare Regionale SA. Si tratta in particolare di quantificare gli investimenti fatti, di stimare l’impatto dei sorpassi sui risultati economici e di individuare il momento in cui – al più tardi – il fabbisogno supplementare di finanziamento era diventato evidente.

Analisi economica 2010
Prima dei contributi a carico dei comuni-azionisti, il conto economico 2010 del CBR SA indica una perdita di CHF 578’849.00, superiore di CHF 82’815.00 rispetto alle previsioni del business plan.
– I ricavi operativi totali (contributi dei comuni-azionisti esclusi) hanno superato abbondantemente le previsioni grazie alla forte affluenza di clienti.
– I costi operativi monetari sono stati pari a CHF 3.4 mio. Mentre nel business plan erano stati stimati soltanto a CHF 2.5 mio. Il sorpasso ha dunque completamente annullato il vantaggio registrato dai ricavi.
– Gli ammortamenti sono risultati in linea con la somma preventivata ma la durata di vita economica ipotizzata per il Lido di Locarno nel consuntivo 2010 è di 44 anni, mentre nel business plan era di 26 anni e mezzo.
– Infine gli oneri finanziari (CHF 105’388.00) sono più del triplo rispetto al business plan a causa del maggior indebitamento derivante dai sorpassi negli investimenti.

In conclusione, al successo sul fronte dei ricavi registrato al Lido di Locarno non è corrisposto un risultato netto altrettanto buono, anzi è stato peggiore rispetto alle previsioni. Ed esso è tanto meno soddisfacente tenendo conto del fatto che nel calcolo degli ammortamenti la durata di vita economica degli impianti è stata allungata in misura rilevante, probabilmente al di là di ogni limite ragionevole.
Tutto ciò può essere fonte di preoccupazione a causa del noto fenomeno della permanenza dei costi operativi monetari (nel 2011 è addirittura previsto un aumento di quasi CHF 110’000.00) mentre la tenuta dei ricavi sul medio-lungo termine è sempre un’incognita.

Determinazione degli investimenti
Gli investimenti totali relativi alla fase 1, contabilizzati fino al 31.12.2010, hanno raggiunto la somma di quasi CHF 36.1 mio. Tenendo conto anche dei beni in leasing, il totale sale a circa CHF 38.6 mio. e con i costi di progettazione della fase 2 raggiunge quasi CHF 39 mio.
Rispetto al business plan (versione 23.11.2006) che indicava per la fase 1 una somma di CHF 27.4 mio., il sorpasso è stato dunque di CHF 11.2 mio.
Nel maggio 2009 i maggiori costi erano stati stimati dalla società in CHF 4.9 mio.: infatti allora la spesa complessiva era stata valutata a CHF 32.3 mio.

Impatto dei sorpassi sui risultati economici
I sorpassi registrati provocheranno i seguenti effetti sul conto economico:
1. maggiori costi leasing
2. maggiori costi per ammortamenti o, in alternativa, un allungamento per il recupero del capitale investito
3. maggiori oneri finanziari

Il preventivo 2011, approvato dal Consiglio di amministrazione, elenca i ricavi e i costi operativi monetari (quindi anche i costi leasing) ma non precisa né gli ammortamenti né gli oneri finanziari e quindi nemmeno il contributo totale dei comuni-azionisti a copertura del deficit.
Il risultato operativo prima degli ammortamenti e di tali contributi indica un importo positivo di quasi CHF 250’000.00.

Maggiori costi leasing: Nel business plan non figurava alcun onere per contratti leasing . Il consuntivo 2010 appare già gravato nella misura di CHF 118’738.00 mentre nel preventivo 2011 l’onere sale a quasi CHF 294’000.00.

Ammortamenti: Il totale degli ammortamenti raggiunge quasi CHF 870’000.00, superando di circa il 7.5% l’importo del business plan.
Criteri più severi aumenterebbero in modo sensibile il maggior costo. Così, ad esempio, ipotizzando una vita economica di 35 anni (invece che di 40 anni) il totale degli ammortamenti salirebbe a CHF 965’000.00.

Maggiori oneri finanziari: i debiti finanziari onerosi ammontavano al 31.12.2010 a CHF 10.3. Considerando i debiti per forniture e prestazioni e una serie di incassi previsti nel corso del 2011, il debito verso la banca dovrebbe poter essere consolidato in CHF 9.5mio.
Date le condizioni attuali dei tassi d’interesse e la possibilità di strutturare il finanziamento a varie scadenze, sembra ragionevole un tasso medio del 2%.
Ciò significa un onere finanziario per il 2011 di CHF 190’000.00, ben maggiore rispetto a quanto stabilito nel business plan, in cui l’indebitamento bancario era stato stimato a CHF 1 mio., mentre a conti fatti sarà pari a CHF 9.5 mio.

Evidenza della stretta finanziaria
L’esame dello sviluppo dell’anticipo bancario fisso permette di stabilire il periodo a partire dal quale doveva essere evidente ai responsabili della società che il limite di credito, garantito dalle cartelle ipotecarie (CHF 7 mio.) e dalla cessione dei crediti (CHF 3.3 mio. per sussidi e prestiti LIM) non bastava più a fronteggiare gli impegni relativi agli investimenti che andavano nel frattempo maturando.

Al 31.12.2009 il debito bancario ammontava a CHF 6.2 mio. e i debiti per forniture e prestazioni superavano di poco CHF 1.4 mio., mentre la liquidità era CHF 868’600.00.
5 mesi dopo l’anticipo fisso era salito a CHF 9’850’000.00 e le fatture da pagare agli artigiani erano aumentate a oltre CHF 1.5 mio.
A metà 2010 l’anticipo fisso raggiunse il massimo di CHF 10.5 mio. e scese poi al livello di CHF 10.3 mio., che manterrà sino alla fine del 2010.
I debiti per forniture e prestazioni continuarono invece a crescere e raggiunsero CHF 3.7 mio. al 31.12.2010, mentre la liquidità disponibile sul conto corrente bancario per gli investimenti era inferiore a CHF 200’000.00.
A questo punto era impensabile un ritorno del debito entro il limite dei CHF 7 mio., cioè per l’importo garantito dalle cartelle ipotecarie.

Alla luce di questi dati non sembra esserci alcun dubbio su un fatto, cioè che chi aveva la responsabilità di gestire le finanze della società avrebbe dovuto accorgersi della stretta finanziaria al più tardi già alla fine del primo semestre 2010.
Anche accettando l’ipotesi che la direzione lavori, cioè la HRS AG, abbia informato tardivamente il CBR SA sullo sviluppo dei costi di costruzione, una gestione responsabile della tesoreria avrebbe suonato il campanello d’allarme già quando il limite di credito garantito stava per essere raggiunto, cioè alla fine di maggio 2010.

Conclusione e proposte
L’analisi dei conti annuali ha permesso di quantificare l’entità complessiva degli investimenti fatti (circa CHF 39 mio.) e conferma il rilevante sorpasso (+40.9%) che avrà pesanti conseguenze a livello economico-finanziario.
Perciò nonostante gli ottimi risultati conseguiti sul fronte dei ricavi e a causa anche di importanti aumenti dei costi operativi monetari, nell’immediato futuro la perdita a carico dei comuni-azionisti resterà a livelli piuttosto elevati; forse potrà essere attenuata entro limiti ragionevoli soltanto con la realizzazione della fase 2.

Per evitare che si ripetano situazioni come quelle verificatesi nella fase 1, si raccomanda una gestione molto chiara e attenta dell’investimento a carico del CBR SA e altrettanto nella gestione dei rapporti con i due partners.
Il ritardo accumulato nel riconoscere e/o comunicare la stretta finanziaria che stava maturando da tempo ha reso la situazione molto tesa e anche pericolosa.
Una rapida decisione positiva da parte del municipio sull’emissione di nuove cartelle ipotecarie (CHF 2.5 mio.) è più che auspicabile, anche se è comprensibile il desiderio dell’autorità comunale di fare chiarezza su tutti gli aspetti.

Orlando Nosetti,
27.4.2011

(rapporto ripreso in maniera parziale)

Redazione

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  • Guardate, da quanto ho sentito è un Centro di Balneazione di Locarno è a cinque stelle ed è molto apprezzato. È costato molto? Pazienza. Anche la fossa degli orsi a Berna ha conosciuto un forte sorpasso di circa il 50%. Mettere le mani dietro e farlo andare a pieno regime. Guardare il risultato. Si è sbagliato? capita. L'importante è che si vedano i soldi spesi e non siano andati in tasca a qualche CHIT SA o cavalier d'industria di turno. Adelante!

    • Nessuno mette in dubbio la qualità e la bellezza del Lido di Locarno. Da impresario e avendo mano libera sulle spese penso che non avrei fatto di meglio. La parte amministrativa / politica e strategica lasciano peró molto a desiderare. Prima di questo progetto ne erano stati proposti altri anche di 50 milioni, ma erano stati scartati fra l'altro per il prezzo. Qui si lavora con soldi del pubblico e quindi - anche se si tratta di una SA - un minimo di rispetto verso il cittadino si impone. Questo significa trasparenza nel bene e nel male, e onestá nel senso che non basta correre a far firmare una nuova cartella ipotecaria quando l'acqua arriva alla gola: come dice bene Nosetti, i segnali di una probabile crisi di liquidità erano dati ancora PRIMA dell'ultima assemblea generale. Ma alla stessa si é omesso di spendere una sola parola sulla mancanza di fondi. Artigiani sono restati "fuori" per un anno per cifre con 5 zeri, obbligando a vari a fare i salti mortali per non chiudere bottega.
      Ma mi chiedo: perché allora si fanno budget? Ricordo che il primo - nel 2002-2003 - era di 23 milioni, cifra che ha convinto 22 comuni a sottoscrivere il pacchetto azionario. Pochi mesi dopo si parlava già di 26, poi 29 e ora siamo a 38 + due leasing sostanziosi. Questa é una presa in giro per municipali e consiglieri comunali che hanno dato il loro assenso al progetto.

  • Guardate, da quanto ho sentito è un Centro di Balneazione di Locarno è a cinque stelle ed è molto apprezzato. È costato molto? Pazienza. Anche la fossa degli orsi a Berna ha conosciuto un forte sorpasso di circa il 50%. Mettere le mani dietro e farlo andare a pieno regime. Guardare il risultato. Si è sbagliato? capita. L'importante è che si vedano i soldi spesi e non siano andati in tasca a qualche CHIT SA o cavalier d'industria di turno. Adelante!

    • Nessuno mette in dubbio la qualità e la bellezza del Lido di Locarno. Da impresario e avendo mano libera sulle spese penso che non avrei fatto di meglio. La parte amministrativa / politica e strategica lasciano peró molto a desiderare. Prima di questo progetto ne erano stati proposti altri anche di 50 milioni, ma erano stati scartati fra l'altro per il prezzo. Qui si lavora con soldi del pubblico e quindi - anche se si tratta di una SA - un minimo di rispetto verso il cittadino si impone. Questo significa trasparenza nel bene e nel male, e onestá nel senso che non basta correre a far firmare una nuova cartella ipotecaria quando l'acqua arriva alla gola: come dice bene Nosetti, i segnali di una probabile crisi di liquidità erano dati ancora PRIMA dell'ultima assemblea generale. Ma alla stessa si é omesso di spendere una sola parola sulla mancanza di fondi. Artigiani sono restati "fuori" per un anno per cifre con 5 zeri, obbligando a vari a fare i salti mortali per non chiudere bottega.
      Ma mi chiedo: perché allora si fanno budget? Ricordo che il primo - nel 2002-2003 - era di 23 milioni, cifra che ha convinto 22 comuni a sottoscrivere il pacchetto azionario. Pochi mesi dopo si parlava già di 26, poi 29 e ora siamo a 38 + due leasing sostanziosi. Questa é una presa in giro per municipali e consiglieri comunali che hanno dato il loro assenso al progetto.

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