Il ministero tedesco delle Finanze parla di un possibile accordo con il governo svizzero per i fondi dei clienti germanici delle banche svizzere, fondi non dichiarati al fisco in Germania.
Sembra così avviato verso una soluzione un conflitto che dura da diversi anni e che ai tempi del ministro delle Finanze Peer Steinbrück (in carica sino al 2009) aveva teso oltremodo i rapporti tra Svizzera e Germania.
“Partiamo dal presupposto che la faccenda verrà risolta in tempi brevi – ha dichiarato lunedì il portavoce del ministero delle Finanze di Berlino, senza peraltro rilasciare cifre o altri dettagli per meglio illustrare questo accordo.
Nelle precedenti dichiarazioni delle autorità tedesche era stato confermato che i recuperi fiscali dovrebbero essere di almeno 10 miliardi di euro.
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Ecco spiegato perché giravano voci, e non solo, che volevano i conti di clienti germanici pressoché bloccati con limiti di prelevamento in contanti e ordini di chiusura in contanti. Un modus operandi che probabilmente verrà attuato anche per altri clienti europei. Non è da escludere che il tutto sia legato alla tassa liberatoria. Capirete che su 10/MIA una tassa del 25% porterebbe nelle casse del buon Scheuble 2,5MIA come fosse un colpo di tosse.
Ecco spiegato perché giravano voci, e non solo, che volevano i conti di clienti germanici pressoché bloccati con limiti di prelevamento in contanti e ordini di chiusura in contanti. Un modus operandi che probabilmente verrà attuato anche per altri clienti europei. Non è da escludere che il tutto sia legato alla tassa liberatoria. Capirete che su 10/MIA una tassa del 25% porterebbe nelle casse del buon Scheuble 2,5MIA come fosse un colpo di tosse.