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AET e l’investimento nei parchi eolici in Grecia: quanti milioni di franchi a rischio?

Tramite il fondo REI, Renewable energy investments, con sede alle isole Cayman, AET partecipa ad investimenti in parchi eolici. Nel fondo REI l’Azienda elettrica ticinese detiene una partecipazione al 20.09%.
AET sta in effetti investendo in parchi eolici situati nientemeno che Grecia; con tutti i rischi che ciò comporta data la disastrosa situazione economica e politica di quel Paese.
In particolare risultano fonti d’incognite i parchi eolici Makedonias, Mitikas, Kaditza, Solar Hellas e Wippendorf (quest’ultimo situato in Germania).

Il progetto Wippendorf risulta essere stato abbandonato; PurEnergy (di cui AET era azionista, prima di cedere la propria partecipazione ad un prezzo simbolico ad una società presieduta dall’ex direttore di AET Paolo Rossi), avrebbe avviato una procedura giudiziaria contro la Vestas Deuschtland GmbH con la quale era in essere un contratto per la fornitura di 5 turbine.
Per queste turbine sarebbe stato versato da PurEnergy un acconto di 3.8 milioni di euro. Oggetto del contendere sarebbe la restituzione di tale acconto, che pare quanto mai incerta.

Il parco eolico Makedonias risulta essere in costruzione – costruzione che comporterà probabilmente spese superiori a quelle preventivate – ed in attesa di sussidi dal governo greco. Le “dead lines” fissate dal governo greco per ottenere licenze e sussidi sarebbero molto strette e non è chiaro se potranno essere mantenute.

Il parco eolico Mitikas è operativo e sarebbe anch’esso in attesa di (incerti) sussidi dalla Grecia.
Per Karditza sarebbero in corso trattative per la vendita alla Reninvest, società presieduta fino al 2010 dall’ex direttore di AET Paolo Rossi, ed in cui AET deteneva una partecipazione del 20%.

Il progetto Solar Hellas invece si troverebbe nella più grande incertezza, al punto che il suo valore sarebbe già stato portato a zero.
Per ovvi motivi legati alla situazione politica ed economica della Grecia, il valore dei parchi eolici
greci risulterebbe assai difficile da determinare (per usare un eufemismo). A quanto pare, l’intenzione del fondo REI sarebbe quella di ultimarne la costruzione e poi di venderli. E’ però ovvio
che non sarà facile, nella situazione attuale, trovare degli acquirenti.
Pare altresì ovvio che, per i già citati motivi, i sussidi governativi ventilati ben difficilmente si concretizzeranno; ed in ogni caso, a quanto risulta, l’ipotetica vendita potrebbe dare adito ad
obblighi di restituzione parziale o totale dei sussidi eventualmente percepiti.
E’ chiaro che gli investimenti in parchi eolici greci in cui AET si trova coinvolta appaiono altamente a rischio per ovvi motivi; come pure a rischio appaiono quelli nel progetto Wippendorf.
Si possono quindi facilmente pronosticare perdite plurimilionarie a carico di AET e, di conseguenza, dei cittadini ticinesi.

Chiedo pertanto al lodevole Consiglio di Stato:
1. Quanti milioni di AET sono a rischio nel progetto Wippendorf?
2. Quanti nel parco eolico Mitikas?
3. Quanti nel parco eolico Makedonias?
4. Quanti nel parco eolico Karditza?
5. Quanti nel progetto Solar Hellas?
6. Come valuta il CdS gli investimenti di AET (tramite il fondo REI) in parchi eolici in Grecia?
7. E’ normale ed accettabile il coinvolgimento di AET in investimenti in Paesi altamente a rischio come la Grecia?

Lorenzo Quadri, Lega dei ticinesi

Redazione

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  • Interpellanza condivisibile quella di Quadri.
    Ma il CdStato risponderà poi compiutamente al consigliere nazionale?

  • Interpellanza condivisibile quella di Quadri.
    Ma il CdStato risponderà poi compiutamente al consigliere nazionale?

  • oltre a consigliere nazionale, hai dimenticato municipale, granconsigliere e giornalaio ...

    come dire, un uomo... che si fa in 4!!

    l'apoteosi del culodipietra!!

    • Una persona preparata e perbene che si è dedicata alla politica anima e corpo e che merita rispetto anche dagli avversari politici, a meno che questi non siano dei nemici dichiarati come nel tuo caso. Nel qual caso "va a piantà carotul in Palestina".

    • Un po' di ordine nell'alfabeto: il famoso culodipietra della politica ticinese inizia per C, eventualmente K (per chi preferisce sentirsi a suo agio)

      vedo pure che non ti interessa se AET vada bene o male, poco importa, magari non vivi in Ticino, meglio così

      infine, il tuo commento denota solo grande invidia ... :lol:

  • oltre a consigliere nazionale, hai dimenticato municipale, granconsigliere e giornalaio ...

    come dire, un uomo... che si fa in 4!!

    l'apoteosi del culodipietra!!

    • Una persona preparata e perbene che si è dedicata alla politica anima e corpo e che merita rispetto anche dagli avversari politici, a meno che questi non siano dei nemici dichiarati come nel tuo caso. Nel qual caso "va a piantà carotul in Palestina".

    • Un po' di ordine nell'alfabeto: il famoso culodipietra della politica ticinese inizia per C, eventualmente K (per chi preferisce sentirsi a suo agio)

      vedo pure che non ti interessa se AET vada bene o male, poco importa, magari non vivi in Ticino, meglio così

      infine, il tuo commento denota solo grande invidia ... :lol:

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