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Aggregazione Sponda sinistra: il Locarnese si metta al passo con la Grande Lugano

Il Locarnese deve fare un passo avanti e lo deve fare approvando i progetti di aggregazione. E’ una questione d’orgoglio.
E’ questa l’opinione dell’economista Mauro Baranzini, il quale precisa: “Il voto del 25 settembre è un’occasione di rilancio per il Sopraceneri. Svegliamoci, sennò ci sotterrano e diventiamo tutti cittadini della Grande Lugano.”


Il professor Baranzini è intervenuto nell’ambito delle serate informative e di dibattito dedicate all’aggregazione dei sette comuni della Sponda sinistra della Maggia, ossia Tenero-Contra, Muralto, Minusio, Brione s/Minusio, Mergoscia, Locarno e Orselina.
L’incontro tra relatori, stampa e popolazione si è tenuto mercoledì sera nella sede di Locarno della Società elettrica sopracenerina.
Le autorità cantonali e comunali erano rappresentate dal consigliere di Stato Norman Gobbi, dal sindaco di Locarno Carla Speziali, dal capo della Sezione enti locali Elio Genazzi e da Christian Vitta, coordinatore del rapporto sull’aggregazione.

Baranzini ha descritto i vantaggi dell’aggregazione: grazie al buono stato delle finanze dei comuni interessati, il moltiplicatore varierà fra l’80% e l’85%, i servizi alla comunità sarebbero migliorati, nessun dipendente delle strutture comunali perderà il posto di lavoro, per citarne alcuni.
Norman Gobbi ha sottolineato come il Locarnese potrà affrontare al meglio le sfide del futuro nel settore del turismo, dell’industria e dell’economia solamente se sarà unito e non – come è il caso oggi – se resterà un territorio frammentato.
Anche Gobbi, come Baranzini, ha fatto il paragone con il Sottoceneri, regione più propositiva e aperta al cambiamento: “Qualora questo progetto venisse affossato non dovremo lamentarci se il Sottoceneri avrà sempre più peso nella politica ticinese.” Difficile dargli torto.

Di questi argomenti si cura poco il Municipio del comune di Minusio, il quale considera il progetto aggregativo carente, senza progetti o iniziative conformi e utili per il raggiungimento degli obiettivi fissati con la proposta d’aggregazione.
L’invito del Municipio ai cittadini è dunque votare No nel voto consultivo del prossimo 25 settembre.
Il motivo (del tutto simile a quello avanzato dalla formazione politica del sindaco di Muralto, Stefano Gilardi) è l’assenza nel progetto della Grande Locarno dei comuni di Ascona e Losone. Comuni che invece rientrano nel progetto di aggregazione dei comuni di Sponda destra del fiume Maggia.

Nelle sue argomentazioni contrarie alla fusione, il Municipio di Minusio sostiene che “È innegabile che il ruolo del Comune di Minusio nel contesto regionale del progetto aggregativo sia fondamentale per l’apporto economico e il sacrificio finanziario richiesto ai suoi cittadini.
Oggi Minusio, operando nel pieno rispetto del principio dell’equilibrio finanziario, offre al cittadino un’ampia e completa serie di servizi di qualità a un prezzo concorrenziale, vale a dire un moltiplicatore d’imposta al 77,5% (dato del 2010), decisamente inferiore a quanto gli chiederà da subito il nuovo Comune.”
Il Municipio sottolinea inoltre come “va sottolineato che vi sono Comuni nel comprensorio d’aggregazione che hanno investito poco, e malgrado ciò il loro debito pubblico non diminuisce, con conseguenti pesanti eredità per le generazioni future. Minusio dovrà pagare per ciò che gli altri non hanno realizzato?”

(Fonte: La Regione)

Redazione

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