Dopo aver pontificato per mesi sulla “catastrofe economia imminente che si abbatterà sull’Europa”, ecco che il miliardario statunitense George Soros rivede gli equilibri e si lascia andare a un giudizio categorico sullo stato poco confortante dell’economia degli Stati Uniti.
In un’intervita sul canale televisivo Cnbc Soros commenta che “Il nostro paese si trova in piena recessione. Siamo di fronte a un rallentamento e a un conflitto sulla questione o meno di imporre un carico fiscale maggiore sui ricchi per creare maggiori posti di lavoro, o se rinunciare a questa opzione.”
Il finanziere poi attacca i Repubblicani e li accusa di bloccare la ripresa del paese ostacolando da mesi i piani di stimolo fiscale proposti dal presidente Barack Obama.
Poi Soros torna a parlare di Zona euro: “Ritengo che le autorità europee faranno il possibile per tenere insieme il sistema, anche perchè le alternative sono semplicemente troppo terribili da considerare. Un paio di piccoli paesi europei, come Grecia e Portogallo, magari anche l’Irlanda, potranno fare default oppure uscire dalla Zona euro, ma ciò dovrebbe avvenire in modo ordinato. In caso contrario vi sarebbero conseguenze allargate al sistema finanziario mondiale.”
Nel suo libro più influente, “The Rise and Decline of Nations: Economic Growth, Stagflation, andSocial…
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