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Conflitto d'interessi: O si fa politica o si fanno affari – Donatello Poggi

In questo Cantone, dove i politici che decidono si conoscono tutti e troppo, occorre al più presto rendere il voto di ogni singolo deputato effettivamente libero da “lacci e laccetti”, Consigli di Amministrazione vari, “influenze esterne”, ecc.
Inoltre le decisioni in ambito parlamentare vanno velocizzate nell’interesse di Comuni, Enti e cittadini.

Per questo, a prescindere, entro breve tempo occorre:
1) ridurre il numero dei parlamentari e di conseguenza i membri delle Commissioni del Gran Consiglio che contano, attualmente composte da 17 membri, ognuno ogni volta con il proprio gettone di presenza!
Questo permetterebbe di snellire le varie discussioni e di conseguenza velocizzare le decisioni.

2) professionalizzare la carica di deputato al Gran Consiglio con uno stipendio giusto e consono all’impegno, eliminando così ogni forma di conflitto d’interessi.
O si fa politica o si fanno affari.

Stranamente, quelli da sempre contrari alla professionalizzazione della carica, con la scusa del Parlamento di milizia sono in Parlamento e nei vari CdA, parapubblici e non.
Alla fine, i costi effettivi della politica risulterebbero di gran lunga inferiori se solo si pensa agli innumerevoli “mandati pilotati” creati proprio (volutamente?) dalla situazione attuale.
Tutto ciò è evidente e dimostrabile.

Vista l’attualità dell’argomento, questi sono soltanto alcuni punti fermi che il nuovo movimento aveva in agenda. E che nessuno venga a dirci che non sono praticabili.

Donatello Poggi

Redazione

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  • Se sul primo punto posso concordare sul secondo assolutamente no.
    Si può sicuramente pensare di limitare i CdA ma pensare a politici professionisti mi sembra una follia.
    Dopo qualche anno dovremmo mantenere un sacco di ex politici che si sentiranno sempre in diritto-dovere di dire la loro e che non potranno essere messi nel dimenticatoio... Senza, ovviamente, pensare al ricambio generazionale...

    • Esatto, sul primo punto si può anche concordare sia pure con riserva (la buona fede del DP).
      La seconda proposta è demagogia allo stato puro.
      Cerca un impiego forse?

  • Se sul primo punto posso concordare sul secondo assolutamente no.
    Si può sicuramente pensare di limitare i CdA ma pensare a politici professionisti mi sembra una follia.
    Dopo qualche anno dovremmo mantenere un sacco di ex politici che si sentiranno sempre in diritto-dovere di dire la loro e che non potranno essere messi nel dimenticatoio... Senza, ovviamente, pensare al ricambio generazionale...

    • Esatto, sul primo punto si può anche concordare sia pure con riserva (la buona fede del DP).
      La seconda proposta è demagogia allo stato puro.
      Cerca un impiego forse?

  • Che a questo mondo ci si debba piegare alla politica della grande finanza lo sappiamo bene e ce ne siamo accorti: per quanto non è poi detto che finisca sempre così. Il denaro è importante, ma non si può pretendere che tutto sia denaro. Al ragionamento -che bisogna essere egoisti perché tanto l'altruismo non porta a nulla, figurarsi alla giustizia sociale (che è meglio non parlarne) -ci siamo abituati. Ci eravamo pure assuefatti all’idea di Mandeville per spiegare che l'egoismo si traduce sempre in vantaggi per tutti e che insomma ben vengano l’evasione fiscale o "l'outsorcing" con annessa distruzione dello stato sociale (perché tutto questo produce ricchezza, wow!) dimenticando a quali costi e chi li dovrà pagare. È inconfessabile per molti, che il vero nemico che rode dall'interno il sistema, sia una crescita economica storpiata che ci sta portando, oltre ai danni finanziari e politici a cui assistiamo indignati (anche se ciò era prevedibile), ad un possibile disastro climatico e al collasso delle risorse. Una crisi che ci obbliga ad assistere all'instabilità del capitalismo, a dover contrastare i funambolismi della Nuova Destra Finanziaria e dei suoi molti imitatori, anche nostrani, a rimediare alle antinomie di un modo di produzione irrazionale che tende a crisi cicliche, col costante pericolo di ridurre sul lastrico milioni di persone. Per gli economisti neoliberisti sembrerebbe un problema extraeconomico, che non li concerne. ANCHE BERNA HA URGENTE NECESSITà di politici che comprendano questa realtà e che tentino di contrastarla: un superamento etico dell'attuale capitalismo predatorio. Non certamente politici pronti ad assecondare i principi che consolidano il disastro. Il rischio è un cataclisma sociale e/o ecologico imporrà un ritorno a quel passato di carestie e di povertà che parevano dimenticati a nord dell'equatore. E di schiavitù. Vi lascio immaginare con quali metodi si tenterà di ristabilire e suddividere, a livello popolare, le ultime risorse disponibili.

    • Urca nemo, certo che sei veramente ottimista. Parli di "funambolismi della Nuova Destra Finanziaria", di "capitalismo predatorio", di "cataclisma sociale e/o ecologico" e addirittura di schiavitù. Forse non ti sei reso conto che in tutto il post non hai scritto una sola parola positiva, questo ci potrebbe anche stare (dopo essersi toccati però), ma ti sei bellamente dimenticato di dire cosa faresti tu per ovviare a tutte queste imminenti catastrofi.

        • Cosa significa esattamente scegliere le persone giuste? Non ti sto chiedendo nomi bensì qualità.

          • Quello che spesso viene chiamato pessimismo non è altro che il non voler vedere quello che la realtà ci dispiega quotidianamente. Si tratta molto spesso dare una piccola correzione alle lenti sfuocate dagli interessi rappresentati. O dalle ideologie. Il mercato si dimentica di mettere in conto tante cose. Facciamo un esempio. Uno dei tanti possibili. "Se, nei prossimi dieci o quindici anni, non verrà concertata nessuna azione volta a garantire la fornitura dell’acqua in un quadro mondiale efficace di regolamentazione politica, economica e giuridica, il suo dominio provocherà innumerevoli conflitti territoriali e condurrà a rovinose battaglie economiche, industriali e commerciali". Afferma il Presidente del Club di Lisbona. Potrebbe essere un falso allarme oppure una realtà incombente. Ora un politico deve saperle queste cose. Quindi cultura generale/politica e più informazione aggiornata. Poi valuta, perfeziona le informazioni e decide se siano necessari interventi in tal senso e -almeno- come porsi davanti a tale questione. Ascolto qualche dibattito tsi. Stessi slogan stesse parole, scarsa conoscenza dei dossier, molta ideologia. I candidati vengono spesso corretti efficacemente dagli animatori che sono più brillanti ed informati. A parte qualche eccezione a cui va la mia simpatia. Ovviamente nella ristretta rosa dei concorrenti. Tutto lì, caro Yago. :wink:

          • Guarda, mi vien da ridere leggendo la tua frase: "Ora un politico deve saperle queste cose." Certo che sono informati, esattamente come erano informati con la sars, con la suina, ecc. :wink:
            Meglio un politico che se non sa le cose ma lo puoi mandare a casa (non più votandolo) che un politico incancrenito e mantenuto che non riesci a scrollarti di dosso e, oltretutto, non muore mai...

  • Che a questo mondo ci si debba piegare alla politica della grande finanza lo sappiamo bene e ce ne siamo accorti: per quanto non è poi detto che finisca sempre così. Il denaro è importante, ma non si può pretendere che tutto sia denaro. Al ragionamento -che bisogna essere egoisti perché tanto l'altruismo non porta a nulla, figurarsi alla giustizia sociale (che è meglio non parlarne) -ci siamo abituati. Ci eravamo pure assuefatti all’idea di Mandeville per spiegare che l'egoismo si traduce sempre in vantaggi per tutti e che insomma ben vengano l’evasione fiscale o "l'outsorcing" con annessa distruzione dello stato sociale (perché tutto questo produce ricchezza, wow!) dimenticando a quali costi e chi li dovrà pagare. È inconfessabile per molti, che il vero nemico che rode dall'interno il sistema, sia una crescita economica storpiata che ci sta portando, oltre ai danni finanziari e politici a cui assistiamo indignati (anche se ciò era prevedibile), ad un possibile disastro climatico e al collasso delle risorse. Una crisi che ci obbliga ad assistere all'instabilità del capitalismo, a dover contrastare i funambolismi della Nuova Destra Finanziaria e dei suoi molti imitatori, anche nostrani, a rimediare alle antinomie di un modo di produzione irrazionale che tende a crisi cicliche, col costante pericolo di ridurre sul lastrico milioni di persone. Per gli economisti neoliberisti sembrerebbe un problema extraeconomico, che non li concerne. ANCHE BERNA HA URGENTE NECESSITà di politici che comprendano questa realtà e che tentino di contrastarla: un superamento etico dell'attuale capitalismo predatorio. Non certamente politici pronti ad assecondare i principi che consolidano il disastro. Il rischio è un cataclisma sociale e/o ecologico imporrà un ritorno a quel passato di carestie e di povertà che parevano dimenticati a nord dell'equatore. E di schiavitù. Vi lascio immaginare con quali metodi si tenterà di ristabilire e suddividere, a livello popolare, le ultime risorse disponibili.

    • Urca nemo, certo che sei veramente ottimista. Parli di "funambolismi della Nuova Destra Finanziaria", di "capitalismo predatorio", di "cataclisma sociale e/o ecologico" e addirittura di schiavitù. Forse non ti sei reso conto che in tutto il post non hai scritto una sola parola positiva, questo ci potrebbe anche stare (dopo essersi toccati però), ma ti sei bellamente dimenticato di dire cosa faresti tu per ovviare a tutte queste imminenti catastrofi.

        • Cosa significa esattamente scegliere le persone giuste? Non ti sto chiedendo nomi bensì qualità.

          • Quello che spesso viene chiamato pessimismo non è altro che il non voler vedere quello che la realtà ci dispiega quotidianamente. Si tratta molto spesso dare una piccola correzione alle lenti sfuocate dagli interessi rappresentati. O dalle ideologie. Il mercato si dimentica di mettere in conto tante cose. Facciamo un esempio. Uno dei tanti possibili. "Se, nei prossimi dieci o quindici anni, non verrà concertata nessuna azione volta a garantire la fornitura dell’acqua in un quadro mondiale efficace di regolamentazione politica, economica e giuridica, il suo dominio provocherà innumerevoli conflitti territoriali e condurrà a rovinose battaglie economiche, industriali e commerciali". Afferma il Presidente del Club di Lisbona. Potrebbe essere un falso allarme oppure una realtà incombente. Ora un politico deve saperle queste cose. Quindi cultura generale/politica e più informazione aggiornata. Poi valuta, perfeziona le informazioni e decide se siano necessari interventi in tal senso e -almeno- come porsi davanti a tale questione. Ascolto qualche dibattito tsi. Stessi slogan stesse parole, scarsa conoscenza dei dossier, molta ideologia. I candidati vengono spesso corretti efficacemente dagli animatori che sono più brillanti ed informati. A parte qualche eccezione a cui va la mia simpatia. Ovviamente nella ristretta rosa dei concorrenti. Tutto lì, caro Yago. :wink:

          • Guarda, mi vien da ridere leggendo la tua frase: "Ora un politico deve saperle queste cose." Certo che sono informati, esattamente come erano informati con la sars, con la suina, ecc. :wink:
            Meglio un politico che se non sa le cose ma lo puoi mandare a casa (non più votandolo) che un politico incancrenito e mantenuto che non riesci a scrollarti di dosso e, oltretutto, non muore mai...

  • Ma Donatello, per l'amor di Dio, che ti è successo?, CALMATI!
    Hai preso il Viagra?

    La tua proposta n° 2 è, letteralmente, PORNOGRAFICA.

    I PROFESSIONISTI della politica!
    I galoppini a stipendio fisso!
    Cento volte meglio un'epidemia di AIDS.

  • Ma Donatello, per l'amor di Dio, che ti è successo?, CALMATI!
    Hai preso il Viagra?

    La tua proposta n° 2 è, letteralmente, PORNOGRAFICA.

    I PROFESSIONISTI della politica!
    I galoppini a stipendio fisso!
    Cento volte meglio un'epidemia di AIDS.

  • Lo spazio globale è fuori dalla portata di tutti gli odierni difensori degli orticelli delimitati. Il nuovo spazio in cui oggi si muovono le imprese è pienamente extraterritoriale. Si tratta di un vero e proprio spazio apparente, dal quale è possibile sferrare colpi e incursioni imprevedibili che trovano tutte le aree del globo impreparate alla propria tutela e al quale nessun potere legato al territorio può resistere se non c'è questa consapevolezza. Quindi le “piccole” battaglie di “frontiera” avranno un senso unicamente nella propria coerenza sul piano nazionale. Il problema non è se affidare o meno a politici di milizia/vs/professionisti le sorti politiche alle Camere. Il fatto è che se affidiamo a politici ipnotizzati dal neoliberismo il potere di decidere sulle svantaggiose ricadute “regionali”, derivanti dalle grandi scelte “globali”, non ci saranno che soluzioni contraddittorie. Quindi inefficaci.

    • Più che ipnotizzati dal neoliberismo mi sembrano ipnotizzati dal pro-saccoccia... :wink:

  • Lo spazio globale è fuori dalla portata di tutti gli odierni difensori degli orticelli delimitati. Il nuovo spazio in cui oggi si muovono le imprese è pienamente extraterritoriale. Si tratta di un vero e proprio spazio apparente, dal quale è possibile sferrare colpi e incursioni imprevedibili che trovano tutte le aree del globo impreparate alla propria tutela e al quale nessun potere legato al territorio può resistere se non c'è questa consapevolezza. Quindi le “piccole” battaglie di “frontiera” avranno un senso unicamente nella propria coerenza sul piano nazionale. Il problema non è se affidare o meno a politici di milizia/vs/professionisti le sorti politiche alle Camere. Il fatto è che se affidiamo a politici ipnotizzati dal neoliberismo il potere di decidere sulle svantaggiose ricadute “regionali”, derivanti dalle grandi scelte “globali”, non ci saranno che soluzioni contraddittorie. Quindi inefficaci.

    • Più che ipnotizzati dal neoliberismo mi sembrano ipnotizzati dal pro-saccoccia... :wink:

  • Perché non si candida per qualche Consiglio Comunale, addirittura Municipio?

    E pensare che ancora ieri ne sentivo parlar bene in Grigioni italiano (al grotto - cavoli, ultimamente sto sempre al grotto -), pare sia modesto, tranquillo, che si fa valere, molto ben visto insomma ... solo, ha perso il senso della misura, secondo me :oops:

    Bisognerebbe dirglielo!

  • Perché non si candida per qualche Consiglio Comunale, addirittura Municipio?

    E pensare che ancora ieri ne sentivo parlar bene in Grigioni italiano (al grotto - cavoli, ultimamente sto sempre al grotto -), pare sia modesto, tranquillo, che si fa valere, molto ben visto insomma ... solo, ha perso il senso della misura, secondo me :oops:

    Bisognerebbe dirglielo!

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