Il governo del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahou ha firmato un accordo con il gruppo estremista palestinese Hamas per il rilascio di Gilad Shalit, soldato israelo-francese prigioniero di Hamas dal giugno 2006.
L’accordo prevede lo scambio di Shalit con diverse centinaia di prigionieri palestinesi. La concreta speranza è che il ragazzo possa rientare in israele fra pochi giorni. Per il rispetto dell’accordo si è espressa sul suo sito internet la brigata Ezzedine al-Qassam, braccio armato di Hamas.
Concluso grazie alla mediazione egiziana, l’accordo firmato oggi entrerà in applicazione al più tardi fra una settimana. Hamas ne darà l’annuncio ufficiale attraverso una dichiarazione del suo massimo dirigente, Khaled Mechaal, il quale si esprimerà da Damasco.
Dal 2006 Gilad Shalit è tenuto prigioniero in una località segreta nella Striscia di Gaza. Le richieste di Hamas per uno scambio con almeno un migliaio di prigionieri palestinesi si sono sempre scontrate con il rifiuto israeliano. Fra questi prigionieri vi sono infatti molti terroristi coinvolti in attentati in Israele, personaggi che il governo di Tel Aviv non intende sapere di nuovo a piede libero.
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E' bene tutto quello che finisce bene, anche se lo sproporzionato "baratto" siglato fra Israele e Hamas (1 a 1200) sta a significare da che parte stanno i valori ed il confine fra civiltà e barbarie.
Annunciare poi a Damasco i termini dell'accordo da parte di Hamas dimostra caso mai ce ne fosse bisogno chi muove le marionette palestinesi da sempre : Siria e Iran. C'è proprio da stare allegri.
E' bene tutto quello che finisce bene, anche se lo sproporzionato "baratto" siglato fra Israele e Hamas (1 a 1200) sta a significare da che parte stanno i valori ed il confine fra civiltà e barbarie.
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