Da qualche settimana il gruppo argoviese Pfister (una volta si chiamava Mobili Pfister) negozio di mobili con diverse filiali in tutta la Svizzera manda in onda spot pubblicitari per la sua nuova linea di prodotti.
A suscitare perplessità è lo spot che passa in TV in questi giorni. Perplessità e profondo sconcerto, per essere precisi.
Il momento del pasto in famiglia. Padre, madre e figlio seduti a tavola. Si capisce che il momento è grave, l’aria pesante, gli adulti hanno l’aria tesa, la madre dice al figlio, un imberbe pre-adolescente “Marco, ci separiamo”, lui pensa che i genitori si vogliono separare ma poi gli dicono che è lui che se ne andrà e il padre lo mette alla porta.
A questo punto la madre guarda soddisfatta verso una stanza (la camera da letto del figlio, probabilmente) che verrà arredata con una grande, spaziosa e bianchissima cabina-armadio. Enorme, occupa quasi tutta la stanza.
“Le nostre cabine-armadio su misura. L’unica cosa che vi serve è lo spazio. E su tutte il 10% di sconto e vantaggi per chi paga in euro.” E’ lo slogan di questo spot televisivo.
Una pubblicità da denuncia alla protezione dei minori. Moralmente discutibile. Scioccante. Eppure ogni sera va in onda e probabilmente fa anche ridere qualcuno.
Da chiedersi perchè di fronte ad uno spot tanto avvilente e di basso livello nessuno reagisca. Di questi tempi poi, dove il tema del rispetto dell’infanzia è molto sentito.
B. Ravelli
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