Speculando sui derivati, ogni anno le banche guadagnano miliardi di dollari in quel grande casinò che sono diventati i mercati finanziari.
Il pericolo per il sistema finanziario globale rappresentato dai derivati, strumenti di investimento alternativo, è tale che il finanziere statunitense Warren Buffett li ha definiti “armi finanziarie di distruzione di massa.”
Le stime del valore nominale del mercato dei derivati in tutto il mondo vanno dai 600’000 miliardi di dollari a 1,5 milioni di miliardi di dollari. Una bomba ad orologeria pronta ad esplodere.
La crisi rischia concretamente di scoppiare, coinvolgendo la maggior parte delle grandi banche, molte delle quali – soprattutto negli Stati Uniti – sono indebolite dalle operazioni speculative in derivati andate male dopo le recenti cadute del mercato.
Sempre negli Stati Uniti, un rapporto del Comptroller of the Currency Administrator of National Bank di Washington, comunica che nel paese il 96% dei derivati è nelle mani di soli cinque grandi istituti di credito.
Quattro di questi sono JPMorgan Chase, Citigroup Inc., Bank of America Corp. e Goldman Sachs Group Inc.
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