In Libia non vi sono armi nucleari. L’Aiea, l’Agenzia atomica internazionale, e la Nato hanno seccamente smentito la notizia fatta circolare – con grande imbarazzo del CNT – negli scorsi giorni dall’ex premier libico Mahmoud Jibril.
L’annuncio di Jibril era stato fatto al canale televisivo al Arabiya, durante le sue ultime ore in governo. Lunedì sera il CNT, il Consiglio libico di transizione, ha eletto un nuovo primo ministro nella persona di Abdelrahim al Kib, docente universitario già vice presidente della commissione suprema per la sicurezza a Tripoli.
La portavoce dell’Agenzia atomica internazionale ha dichiarato che “l’Aiea non è stata informata di nessuna possibile scoperta di nuove armi nucleari.”
L’ipotesi degli analisti è che si tratti in realtà di materiale radioattivo che non era stato sequestrato nel 2004, quando Muammar Gheddafi aveva ufficialmente rinunciato all’atomica e aveva permesso le ispezioni nei siti nucleari della Libia. Gli Stati Uniti avevano smantellato 4’000 centrifughe per l’arricchimento dell’uranio.
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