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Cantori delle Cime e coro Calicantus : profonda esperienza e un sentimento puro

Se è vero che invecchiare bene è un arte, una malattia dell’anima più che del corpo, allora i Cantori delle cime sono un gruppo di pivelli giovanissimi. “Godere il presente, lanciare uno sguardo positivo al futuro ammiccando al passato” è questa in sintesi la filosofia che ci guida da ben 42 anni.

Sabato 26 novembre, al Palazzo dei Congressi di Lugano il Concerto corale dei Cantori della Cime. Un sabato sera ricco di emozione e tanta bella musica quello offerto dai due cori, il Calicantus di Locarno, ospite del tradizionale concerto di gala dei Cantori delle Cime di Lugano e i Cantori delle Cime appunto.
Un pingue repertorio eseguito con bravura dai due cori che, ognuno con le proprie caratteristiche, hanno deliziato il numerosissimo pubblico fedele presente.

Hanno aperto la serata i padroni di casa, presentati con la collaudata esperienza da Roberto Bottinelli (ottimista informato), con due brani del vasto repertorio popolare italiano, composti da due mostri sacri della coralità italiana: Bepi de Marzi (La contrà de l’acqua ciara) e Paolo Bon (Appunti andalusi).
Brioso e snello il canto “O Carlotta” di Cecilia Vettorezzi e dopo, con la maestria ed il “mestiere” di sempre, hanno continuato a deliziare l’attento pubblico con i canti “Il maggio” del maestro Maiero e “la Pagliara” dello stesso maestro Manuel Rigamonti.

E che dire della “Montanara” (Ortelli/Pigarelli), la canzone più classica del repertorio alpino, musicalmente di difficile interpretazione, eseguita pure con bravura?
Particolarmente emozionante la “ninna nanna a Theo”, composta dal maestro Manuel Rigamonti su testi dei coristi Bottinelli e Mauro Fasola (eccellente solista negli Appunti andalusi).
Una ninna nanna fatta in casa di rara bellezza e che descrive molto bene lo stato d’animo degli autori ed i coristi, tutti uniti attorno alla nascita del piccolo Theo, figlioletto del maestro Manuel Rigamonti e della sua sposa Marzia.
Don’t cry for me Argentina, composto da Andrew Lloyd Webber per il musical “Evita”, su testi di Tim Rice e armonizzazione del maestro G. Brazzola. Evita Peron parla e apre il suo cuore al popolo argentino dal balcone della “Casa Rosada” … vi amo e voi amate me.
Il canto, eseguito con estrema motivazione, era accompagnato al pianoforte con grande sensibilità da Manuel Rigamonti, eccellente direttore del Coro luganese.
I cantori si sono congedati dal pubblico con un brano di Fabrizio De André, “Volta la carta” eseguito con l’accompagnamento musicale di un saxofono, una chitarra basso e una batteria. Una vera apoteosi che è stata omaggiata da un “bis”.
Lunga vita al Coro delle Cime.

Dire che il coro Calicantus ha dapprima emozionato e poi conquistato il pubblico del Palazzo dei Congressi risulterebbe persino riduttivo.
Questi ragazzi sono meravigliosi, nei loro costumi, nella loro presentazione scenica, nell’entusiasmo e nella positività che diffondono, nonché nella bravura immensa nell’espressione canora che il magnifico maestro Mario Fontana ha saputo plasmare con estrema bravura.
Hanno interpretato un ricco repertorio di canti che spaziano dalla polifonia classica rinascimentale fino a composizioni contemporanee e canti del folclore internazionale eseguiti in lingua originale.

Il canto del coro Calicantus è delicato, libero da presunzioni e dall’impulso di voler affascinare con artifizi e complicazioni chi ascolta… offre per contro una profonda esperienza e un sentimento puro. Il coro è capace di trasmettere quel brivido unico nell’animo di chi ascolta.
La voce, lo strumento musicale più prezioso e misterioso è certamente un dono e imparare ad ascoltarlo attraverso la coralità di questi adolescenti è un regalo per sè e per gli altri.

I due cori riuniti hanno poi eseguito un canto d’assieme in modo accattivante e unico interpretando “Verrà quel di di lune……”. Alla spontaneità e gaiezza dei ragazzi ha ben risposto il coro virile con il ritornello. Una gran bella serata.

Bike

Redazione

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  • Un grande tributo ai Cantori delle cime e al coro ospite Calicantus :lol:

    Bravo bike, le tue parole si contrappongono a quelle del presentatore della serata, un pochino fiacco e pessimista (altro che Tuor) e ci danno la giusta idea del coro così com'è: composto di pivelli giovanissimi, altro ché capelli bianchi ecc. ecc. :lol:

  • Un grande tributo ai Cantori delle cime e al coro ospite Calicantus :lol:

    Bravo bike, le tue parole si contrappongono a quelle del presentatore della serata, un pochino fiacco e pessimista (altro che Tuor) e ci danno la giusta idea del coro così com'è: composto di pivelli giovanissimi, altro ché capelli bianchi ecc. ecc. :lol:

    • Grazie amico Candide, troppo buono. :)
      Sono contento di sapere che hai gradito la serata ed hai colto quell'infelice autoironia (assolutamente fuori luogo) del pur bravo presentatore. Di concerti di questo livello i cantori ne offriranno ancora molti, questo è sicuro.

    • Grazie amico Candide, troppo buono. :)
      Sono contento di sapere che hai gradito la serata ed hai colto quell'infelice autoironia (assolutamente fuori luogo) del pur bravo presentatore. Di concerti di questo livello i cantori ne offriranno ancora molti, questo è sicuro.

  • I Cantori delle Cime, tornano in concerto con il coro polifonico di Santa Teresa, sabato 10 dicembre (ore 2030 nella chiesa di Viganello) con un repertorio improntato alle festività natalizie.

  • I Cantori delle Cime, tornano in concerto con il coro polifonico di Santa Teresa, sabato 10 dicembre (ore 2030 nella chiesa di Viganello) con un repertorio improntato alle festività natalizie.

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