Sinora reticente verso il progetto di euro-obbligazioni, Berlino apre uno spiraglio: sì alle obbligazioni ma solo per sei Stati membri della Zona euro, quelli che detengono un rating da tripla A: Francia, Germania, Finlandia, Paesi Bassi, Austria e Lussemburgo.
Potrebbe associarsi anche il Regno Unito, che pur non fa parte della Zona euro.
Chiamati “euro-obbligazioni elitarie” o anche “AAA bonds” questi titoli verrebbero emessi con un tasso compreso fra 2% e 2.25% e permetterebbero a questi Stati di finanziarsi e di finanziare anche i paesi in difficoltà, in cambio dell’imposizione di rigide misure di austerità di bilancio. In questo modo ovvierebbero anche parzialmente all’insufficienza del Fondo salva Stati.
Il Ministero delle finanze tedesco ha smentito l’informazione, ampiamente riportata quest’oggi dai media, ma è un fatto che da qualche giorno in Germania le riflessioni si susseguono a ritmo incessante per presentare un piano d’uscita dalla crisi, meglio se prima del prossimo Consiglio europeo, in programma l’8 e il 9 dicembre.
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