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Caro Babbo Natale, porterai il maggioritario in Ticino? – Tiziano Galeazzi

“Caro Babbo Natale, sono io Peter, sicuramente ti ricorderai di me e della mia prima lettera che ti inviai due anni fa, (tramite il cdt) in cui ti esprimevo i miei desideri. Ti chiedevo di aiutarci con il dittatore libico che ci voleva cancellare dal mappamondo, e tu l’hai fatto!
Oggi la Svizzera è integra e ben presente sulle carte geografiche, mentre qualcun altro non lo è più. Ti avevo chiesto di proteggerci dagli attacchi al nostro Paese sulla fiscalità e il segreto bancario da parte di Francia, Germania e Italia e del buon vecchio Tremonti.
Oggi in Italia i “Monti” si sono ridotti i da” tre a uno”, ma qualche problema ancora rimane sul tavolo. Ti avevo chiesto di intercedere con l’amico Marco Borradori per trovare al più presto una soluzione al traffico malcantonese. Ad oggi, la tanto attesa intesa intercomunale è arrivata, la scheda M3 è stata abbozzata e ora non resta che seguire l’iter burocratico, con l’augurio che non duri 20 anni e che ci siano i soldi per le gallerie!

Caro Babbo Natale, visto che sei così bravo ad esaudire i desideri, mi chiedo se in questa legislatura potresti risolvere l’annoso problema del “maggioritario” in Ticino. E’ vero, siamo un Cantone piccolo ma molto litigioso, dove i partiti ne combinano di tutti i colori.
L’ultimo esempio arriva dal PLRT, che è stato il partito di maggioranza relativa fino allo scorso aprile e ancor oggi detiene molte responsabilità, visto che ancora molte “cadreghe” in vari consessi cantonali sono occupati da loro rappresentanti.
In questo caso (PLRT) sembra che le lezioni dei mesi scorsi non siano bastate e che si voglia arrivare a una “rottura definitiva”. E’ vero che i fatti del PLRT non mi dovrebbero riguardare direttamente dal lontano 1999, anno in cui me ne andai, ma è altresì vero che, se il PLRT sta male, il benessere dell’intero Ticino sarebbe posto a rischio e la questione riguarderebbe tutti noi.
Qualcuno sta preparando lo scontro finale, il pretesto per sciogliere l’intero PLRT. Come? Con l’ultima forzatura di qualche giorno fa, che indicava l’ex Consigliere di Stato Gendotti come traghettatore del partito ad interim, che poi ad aprile probabilmente toglierà “l’interim” per divenirne presidente.
Ma come, con tutti i passati dissidi tra liberali e radicali, non vi era alcun altra persona adatta a garantire l’equilibrio interno senza mai essersi schierato?

Penso a Garzoli o Vitta, Morosoli o Badaracco o altri baldi giovani usciti bene dalle ultime elezioni. Persone con idee più o meno condivisibili, ma fresche e innovative. Fuori da schieramenti e logiche dal passato novecentesco”.
Non me ne voglia l’amico “Lele”, ma questo è quello che oggi la gente mormora per le strade, sul posto di lavoro, in negozio e nei bar. A mio giudizio, se compongo il puzzle di quanto avvenuto durante l’anno con l’attività di Idea Liberale, Pensiero democratico, Ticino pulito, Salva Ticino e altri, ho l’idea di manovre occulte che mirino ad una soluzione di “ New road map”, uno scenario in cui i sostenitori progressisti di sinistra, appoggiati dai verdi e nostalgici di Mao, stiano affilando le armi per battersi contro il centro destra demo-liberale.
A prova di queste “grandi manovre”, i movimenti trasversali che si sono creati contro la lega e UDC. Riprova ne è l’allusione “sibillina” dell’avv. Bernasconi alla RSI di qualche sera fa, sul fatto che qualche cosa di grosso si stia muovendo. Ci sarà un terremoto costituzionale e finalmente arriveremo al maggioritario? Bene, perché dovremmo averne paura?
La popolazione non la si può più tenere nell’ombra dell’ignoranza come decenni fa, l’era dell’informazione ha alzato il livello di preparazione, di capacità di discernimento, di valutazione e scelta. Il popolo ticinese ha diritto d’avere una politica cantonale credibile e attiva, per risolvere le grosse sfide che ci attendono dietro l’angolo. Non ci possiamo più permettere di avere partiti in “agonia perenne”, perché ne andrebbe a scapito di tutta la collettività.

Perché non riconoscere (PLRT) che siete due identità (liberali e radicali) ormai ad inconciliabili estremi? Se fate voi il primo passo coraggioso, gli altri partiti seguiranno a ruota. Sicuramente anche il PPD, che oggi sembra ermetico e dimostra di fare quadrato, dovrà decidere se l’ala sindacale è ancora in sintonia con l’ala economica. La sinistra sicuramente troverà il modo di rifidanzarsi con i Verdi di Savoia, comunisti e i gruppi Ticino pulito e Salva Ticino formando cosi il polo di sinistra.
Dall’altra parte la Lega forse perderà qualche elemento che si sentirà più a sinistra, ma avrà come alleati Idea Liberale, l’UDC Ticino e finalmente i Liberali d’ hoc. Perché, caro Babbo Natale, questo scenario è cosi tanto temuto?
Oramai i ticinesi l’hanno capito da un pezzo. Beh, caro Nonnino dalla barba bianca, ci darai tu una mano con i politici a renderli più coraggiosi e meno miopi ?
E’ quasi Natale. Merry Christmas a tutti.

Tiziano Galeazzi
UDC Malcantone
Municipale Monteggio

Redazione

View Comments

  • Lasciando Babbo Natale al posto suo, l'articolo di Galeazzi è condivisibile a livello di ipotesi, lo è meno dal profilo realistico e della concretezza. Mentre l'avvicinamento di Lega e UDC è ormai assodato e politicamente ha ben dato i suoi risultati positivi, il rebus liberale-radicale è ancora da sciogliere nel senso che c'è ancora chi crede che le due anime possano ancora spartirsi le carte per lo scopone (commesse pubbliche, posti di lavoro, posti nei CdA delle società parastatali, controllo dell'informazione di parte, scuola, corpo insegnanti, società no profit (?)......)
    I radicali ben sorretti dalla propaganda moscovita d'altri tempi di via Ghiringhelli e dalla redazione locarnese dei Ringier, dai voti di scambio col PS ed il supporto tecnico e politico della RSI, sembrano padroni del vapore in casa P(L)RT e condizionano le scelte politiche del cantone. I liberali sono allo sbando più assoluto e cercano un rilancio in piena autonomia che probabilmente non ci sarà, mancando di persone carismatiche disposte a metterci le faccia. Eppoi diciamocelo chiaramente, una bella dose di supponenza e spocchia fa si che un passo nella direzione della Lega/UDC non è pensabile se non a livello individuale e nel segreto dell'urna. Ergo il maggioritario è ancora in Lapponia sepolto da una gran coltre di neve.

    • Quelli che perdono sistematicamente, il tram, il bus, la funicolare, la teleferica, la posta, il battello, il treno, la nave, l'aereo, il missile e .....la bici, con la storia politica del Ticino nuovo. :wink:

    • Probabilmente il nostro usa parole a sproposito, come spesso accade nei suoi articoli :wink:

  • Caro Babbo Natale.

    fa che la CONCORDIA CIVICA nei Comuni e tra i liberi Comuni ci consenta di vivere sempre in pace e in prosperità.

    LIBERACI POI DA OGNI AGGREGAZIONE FORZOSA

    LIBERACI DA OGNI PRINCIPE ILLUMINATO e dalla tirannia del PROPORZIONALE o del MAGGIORITARIO.

    Già che ci sei LIBERACI ANCHE DAL CANTONE e, quando tutto questo sarà compiuto, LIBERACI ANCHE DAI PARTITI

  • Caro babbo natale,fa che dicolamia finalmente dica che cosa vuole veramente...

    dicolamia/dicotomie

    attendista catastrofista
    agosto. "Ma siamo vicini alla svolta: credo che i professori keynesiani che impestano le università del mondo occidentale (giullari collusi con i banchieri centrali e con la casta parassita) e che sono responsabili di questo disastro non avranno a breve più nessuno disposto a pagar loro uno stipendio. Sarà grassa se godranno del sostegno compassionevole di qualche nuova Misericordia …"

    stakanovista e reticente
    agosto."Provaci tu a fare in 4 anni quello che abbiamo fatto noi. Le idee liberiste lavorano come un tarlo nella testa di moltissime persone AD ALTISSIMO LIVELLO. Perché, senza il loro consenso, dovrei dirti i nomi di chi ci è vicino? “Non sono mica scemo!” (Copyright MediaMarkt). Manchiamo, è vero, di una base popolare, ma la cosa non ci preoccupa, perché tanto la gente sarà costretta a comportarsi da liberista quando il Wellfare State avrà fatto la fine ingloriosa che si va profilando."

    determinato
    novembre. "Il 23 novembre sarà l’ultima occasione che concederò a Tuor per essere TOTALMENTE d’accordo con me. In caso contrario rinuncerò una volta per tutte a fargli comprendere: (ecc.)

    debordante
    dicembre. "Bisogna essere dei cialtroni monetari come Bernanke e la Banca di Inghilterra per guadagnarsi la fiducia dei drogati cronici della finanza internazionale."

    cultura di... rottura
    dicembre. "Che dici Jack? Entrano anche i 4 gatti liberisti nella nuovo partito? Potremo essere, al suo interno, una minoranza rompiballe ma con un armamentario culturale di tutto rispetto. Il rilancio della centralità del Comune poi è da tempo il nostro pallino fisso: potrebbe essere il momento giusto."

    e modestia intellettuale
    dicembre. "Se si segue questo percorso i 4 gatti liberisti potrebbero dare un loro piccolo contributo “intellettuale” allo statuto del nuovo partito (ne parlerò prima tra noi e poi con Sergio)."

    minaccioso
    dicembre. "Hai dimenticato il fucile. La terra va difesa. Un mio conoscente cacciatore si è trovato recentemente a inseguire un cinghiale in un podere maremmano. È uscita fuori di casa una vecchietta con tanto di cappellaccio in testa, gonna e stivali, e una doppietta spianata che gli ha intimato di stare alla larga …"

    e stratega
    dicembre. "Un acquisto di 22 aerei comporta un’operatività certa di 11 aerei. Un po’ pochi, a dire il vero. L’aereo svedese permette però più missioni al giorno di uno stesso aereo e può essere velocemente armato anche da personale non altamente specializzato. Inoltre costa meno dei concorrenti. Forse è stata una scelta saggia."

    teorico
    dicembre. "Non credo infatti all’integrazione fondata sulla cancellazione delle proprie “particolarità”, ma all’integrazione fondata sulla tolleranza tra particolarità diverse. "

    offeso e avvilito
    dicembre "Per aver espresso questa idea,* in modo del tutto civile, tu mi hai ingiunto di tacere o di trasferirmi in una tenda perché la democrazia ha deciso altrimenti." *NdR: "idee"

    dicotomie e tuttologie...

  • Il problema di Dico e dei suoi è tanto semplice quanto enorme.

    Hanno le idee. Ma non hanno
    --- una base elettorale
    --- soldi
    --- potere contrattuale

    Da spararsi! (nella variante più ottimistica)

    • .. a me è piaciuta tantissimo la citazione di "seguimi"

      “Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito.”

      Io cerco di insegnare la "nostalgia" per la libertà.

      Quello che sta accadendo oggi dimostra a quale grado di servitù si può scadere quando si ha una base elettorale, dei soldi e un potere contrattuale, ma non si ha più "nostalgia" per la libertà.

      • Bella filosofia caro Dico, ma se nessuno ti costruisce la barca col cavolo la sogni la nostalgia del mare vasto e infinito. Rimarrai sempre a terra ...... a sognare.

        • Ci sono due modi per costruire la barca:

          1) tassare i sudditi, fare banco, poi aspettare che un politico colluso con l'armatore si incarichi di dimostrare che c'è bisogno di una barca; quindi votare e vedere se la maggioranza è d'accordo. In caso affermativo si farà una barca, ad un prezzo che include le varie prebende da finanziare con i soldi del banco

          2) spiegare alla gente quanto è bello e vasto il mare e farla innamorare del suo fascino; qualcuno si alzerà e dirà: mi metto disposizione per costruire una barca; altri si uniranno a lui

          Quando parlo di CONCORDIA CIVICA parlo della seconda via.

  • Io distiguerei la questione in due fasi: 1)Costruzione della barca e 2)reclutamento del personale di bordo e dei passeggeri(voti).

    1)per costruire ci vuole il SOGNO e la gente "innamorata", il tutto dev'essere mosso da entusiasmo coordinato. Insieme alla "nostalgia per il mare vasto e infinito" ci vuole SPIRITO IMPRENDITORIALE. Il vero imprenditore non è quello che crea nei periodi di boom economico favorito da qualche aiutino (magari politico) e dagli enormi debiti che gli concedono le banche, ma quello che fa FORTUNA NEI MOMENTI DI CRISI. Acquista a basso costo splenditi terreni costieri in Grecia; affitta/acquista immobili e spazi amministrativi/espositivi a basso costo; acquista macchinari nuovi che non hanno più mercato; trova spazi pubblicitari a prezzi stracciati;...
    Io non capisco nulla di politica ma è chiaro che i partiti sono in crisi e che in futuro molto cambierà.

    2)Fondamentali saranno il potere distruttivo delle GUERRE in corso e l'intensità della CRISI. Prima o poi la gente avrà vera FAME. Bisogna essere pronti a proporre una visione e delle soluzioni per il FUTURO.

  • Caro Peter,

    i tuoi sogni sono belli
    per concretizzarli
    prova a chiedere all'esperto di civica Ghiringhelli :wink:

    • Se per "interesse" si intende un "tornaconto economico" considero la frase di Napoleone troppo categorica. L'uomo si muove anche, per fortuna, ubbidendo ad altri sentimenti più nobili.

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