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Marco Jaeggi: i flussi di denaro dall’Italia alla Svizzera in questo momento si stanno ingrossando

Marco Jaeggi è coordinatore del dipartimento delle scienze economiche della Libera università di Lugano e un esperto sul tema delle relazioni bancarie internazionali della Svizzera.
Il 29 novembre scorso il quotidiano italiano Il Giornale riportava una sua dichiarazione :”Non ho dati certi e non vedo personalmente movimenti di denaro. Ma molti indizi mi inducono a pensare che i flussi di denaro dall’Italia alla Svizzera in questo momento si stiano ingrossando. Il perché è semplice: gli italiani temono possibili prelievi sul patrimonio.”

Lo stesso articolo evidenzia che “l’Associazione bancaria ticinese stima in 130 miliardi di euro i fondi neri depositati da soggetti italiani (persone fisiche o giuridiche) in Svizzera: 130 miliardi equivalgono a 8-10 manovre economiche, una bella cifra. I forzieri della Confederazione contengono, in tutto, fondi equivalenti a 5’800 miliardi di euro, dei quali 2’800 appartengono a soggetti stranieri e di questi almeno il 10% sono italiani.”

Redazione

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  • Caro Jaeggi, parlacene quando hai dati certi e vedi personalmente movimenti di denaro, altrimenti stai zitto che nessuno ti ha chiesto niente. Un classico venditore di fumo ben allocato.

    • Si certo è una buona notizia ma se non ti dispiace vorrei dati certi, quel che ha detto il Jaeggi possiamo dirlo anche noi che non siamo del "mestiere".
      Non sopporto i venditori di fumo.

  • Non posso far altro che DAR RAGIONE A BIKE :wink:

    Che poi i clienti di fiduciarie e banche italiani siano completamente destabilizzati ... è pur vero, ma l'esperto in questione mi sembra un boia mal pratico nel suo mestiere.

    Per fortuna che non lo paghiamo noi, almeno per una volta ...

    • Vai su Google caro JtRipper, troverai ragguagli interessanti. Fidati del mio nasone che quando fiuta qualcosa di subdolo .....fa immancabilmente centro. :wink:

        • Sinteticamente?
          Domani anche il 4° vicepresidente del PRT potrebbe aprire una università (letteratura politica) e nessuna legge elvetica glielo vieterebbe.

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