Il CNS, il Consiglio nazionale siriano, principale movimento di opposizione del paese, ha accusato il regime del presidente Bachar al Assad di aver organizzato i due attentati kamikaze che stamani a Damasco hanno fatto 40 morti.
“Il regime ha voluto mandare un messaggio agli osservatori delle Nazioni Unite che arriveranno in Siria a partire da domenica, affinchè restino lontani dalle strutture dei servizi di sicurezza – ha commentato il CNS – I due attentati di venerdì mattina hanno colpito proprio due edifici che ospitano gli uffici di questi servizi.
Con questi attentati il regime ha voluto mostrare al mondo che sta affrontando una minaccia dall’estero (diverse fonti hanno attribuito l’azione agli estremisti di al Qaeda) e non una rivolta popolare che chiede libertà e dignità.”
Il CNS accusa il regime di aver trasferito migliaia di detenuti verso caserme militari fortificate, dove gli osservatori non hanno accesso. Possono visitare prigioni, ospedali, commissariati ma non le caserme, per motivi di sovranità nazionale.
Per il CNS l’obiettivo delle autorità è nascondere ogni traccia degli omicidi, delle torture e delle fosse comuni ad opera delle forze di sicurezza e dei militari.
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